Suzuki Hayabusa, ritorna con la Euro 5?
Si torna a parlare dell’erede della mitica Hayabusa, la maxi sportiva da oltre 300 km/h. Dopo anni di voci di un suo prossimo ritorno, puntualmente smentite dai fatti, ora arrivano alcuni brevetti depositati dalla casa giapponese che ci fanno sperare di rivedere la mitica “Busa” dai concessionari nel 2021
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È la volta buona?
Il tormentone Hayabusa va avanti da un paio di anni, sembra sempre che Suzuki sia sul punto di presentare l’erede della “Busa”, ormai fuori produzione ma tutte le speranze vengono puntualmente deluse. Ora arriva un altro indizio che ci fa ben sperare: alcuni alcuni brevetti depositati dalla casa giapponese sembrano finalizzati proprio a questo obiettivo.
La moto era stata tolta dal mercato europeo alla fine del 2017, perché non rientrava nei limiti della Euro 4, entrata in vigore a gennaio dello stesso anno e sembra che ad Hamamatsu abbiano giudicato inutile fare una versione Euro 4 della Hayabusa in attesa dell’Euro 5 che sarebbe entrata in vigore nel 2020. Quindi piuttosto che fare una versione “intermedia”, Suzuki ha preparato una Hayabusa Euro 5 per il 2021 e la conferma arriva indirettamente dall’ufficio brevetti giapponese, con la notizia di alcuni particolari registrati dalla Casa di Hamamatsu e soprattutto con i disegni tecnici ad essi allegati, che svelano diverse cose. I particolari sono banali, un contenitore in carbonio nel quale convogliare i vapori di benzina provenienti dal serbatoio, invece che mandarli nell’atmosfera, e una pompa dell’olio ridisegnata per impedire al lubrificante di andare in giro all’interno del carter motore; i disegni invece no e mostrano un telaio completamente ridisegnato, mentre il motore mantiene gli stessi attacchi e probabilmente sarà solo un’evoluzione del suo predecessore. Affidabili voci provenienti dal Giappone suggeriscono anche che la Hayabusa 2021 avrà 100 cm3 in più e quindi la cilindrata sarà attorno ai 1440 cm³, così come già hanno fatto altri costruttori che hanno aumentato la cilindrata per recuperare la potenza persa con l’adeguamento alla normativa Euro 5: la BMW F900 R o la Triumph Tiger 900 hanno acquisito altri 100 cm3 rispetto alle versioni 800 precedenti. Anche Suzuki, maggiorando il suo motore di 100 cm³, potrà permettersi di avere una fase di incrocio delle valvole più breve e profili delle camme meno spinti, restando entro i nuovi limiti e migliorando le prestazioni ai medi regimi e la coppia senza perdere nulla in fatto di potenza. Conferme ufficiali per il momento non ce ne sono ma probabilmente la nuova Hayabusa verrà svelata a novembre 2020 ed arriverà dai concessionari nel 2021.
Il tormentone Hayabusa va avanti da un paio di anni, sembra sempre che Suzuki sia sul punto di presentare l’erede della “Busa”, ormai fuori produzione ma tutte le speranze vengono puntualmente deluse. Ora arriva un altro indizio che ci fa ben sperare: alcuni alcuni brevetti depositati dalla casa giapponese sembrano finalizzati proprio a questo obiettivo.
La moto era stata tolta dal mercato europeo alla fine del 2017, perché non rientrava nei limiti della Euro 4, entrata in vigore a gennaio dello stesso anno e sembra che ad Hamamatsu abbiano giudicato inutile fare una versione Euro 4 della Hayabusa in attesa dell’Euro 5 che sarebbe entrata in vigore nel 2020. Quindi piuttosto che fare una versione “intermedia”, Suzuki ha preparato una Hayabusa Euro 5 per il 2021 e la conferma arriva indirettamente dall’ufficio brevetti giapponese, con la notizia di alcuni particolari registrati dalla Casa di Hamamatsu e soprattutto con i disegni tecnici ad essi allegati, che svelano diverse cose. I particolari sono banali, un contenitore in carbonio nel quale convogliare i vapori di benzina provenienti dal serbatoio, invece che mandarli nell’atmosfera, e una pompa dell’olio ridisegnata per impedire al lubrificante di andare in giro all’interno del carter motore; i disegni invece no e mostrano un telaio completamente ridisegnato, mentre il motore mantiene gli stessi attacchi e probabilmente sarà solo un’evoluzione del suo predecessore. Affidabili voci provenienti dal Giappone suggeriscono anche che la Hayabusa 2021 avrà 100 cm3 in più e quindi la cilindrata sarà attorno ai 1440 cm³, così come già hanno fatto altri costruttori che hanno aumentato la cilindrata per recuperare la potenza persa con l’adeguamento alla normativa Euro 5: la BMW F900 R o la Triumph Tiger 900 hanno acquisito altri 100 cm3 rispetto alle versioni 800 precedenti. Anche Suzuki, maggiorando il suo motore di 100 cm³, potrà permettersi di avere una fase di incrocio delle valvole più breve e profili delle camme meno spinti, restando entro i nuovi limiti e migliorando le prestazioni ai medi regimi e la coppia senza perdere nulla in fatto di potenza. Conferme ufficiali per il momento non ce ne sono ma probabilmente la nuova Hayabusa verrà svelata a novembre 2020 ed arriverà dai concessionari nel 2021.
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