Suzuki Hayabusa 2017, sarà molto più leggera
Secondo alcuni disegni finiti in rete, il telaio della nuova Hayabusa subirà una drastica riduzione delle masse e del peso. L'obiettivo è quello di snellire la celebre moto-missile per renderla ancora più compatta e leggera
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Leggera e cattiva
Secondo voci parecchio insistenti, peraltro parzialmente confermate da alcune immagini “sfuggite” direttamente alla casa madre (qui sopra), pare che Suzuki sia al lavoro per aggiornare pesantemente uno suoi classici più affascinanti, la Hayabusa. La moto, presentata nel 1999, fu una delle prime in grado di raggiungere i 300 km/h (era limitata a 299) ed è tuttora una delle più amate dagli appassionati. Una sua rivisitazione, vista l'età progettuale, non stupirebbe. Secondo i disegni che vedete nella gallery e presumibilmente sfuggiti a un ufficio brevetti, il lavoro dei tecnici di Hamamatsu è stato pesante, almeno per quel che riguarda il telaio che sembra aver subito una dieta dimagrante. La moto, che si spera possa essere pronta per il 2017, oltre ad essere compatta e filante (ma con lo stesso codino a “coda d'ape” della vecchia Busa) dovrebbe essere equipaggiata con tutto il meglio della tecnologia Suzuki, dispositivi elettronici compresi. Riguardo il propulsore, le ipotesi sono molteplici: c'è chi sostiene che potrebbe essere anche un'unità derivata da quella della GSX-R, ma c'è chi si spinge oltre e parla di un propulsore sovralimentato studiato appositamente per “giocarsela” con la H2R. Un'idea senza dubbio affascinante che, per il momento, non trova alcuna conferma, ma dal Giappone alcuni magazine hanno di recente parlato di un 4 cilindri 1500 sovralimentato con prestazioni stratosferiche... Per saperne di più non ci resta che attendere i prossimi saloni autunnali.
Secondo voci parecchio insistenti, peraltro parzialmente confermate da alcune immagini “sfuggite” direttamente alla casa madre (qui sopra), pare che Suzuki sia al lavoro per aggiornare pesantemente uno suoi classici più affascinanti, la Hayabusa. La moto, presentata nel 1999, fu una delle prime in grado di raggiungere i 300 km/h (era limitata a 299) ed è tuttora una delle più amate dagli appassionati. Una sua rivisitazione, vista l'età progettuale, non stupirebbe. Secondo i disegni che vedete nella gallery e presumibilmente sfuggiti a un ufficio brevetti, il lavoro dei tecnici di Hamamatsu è stato pesante, almeno per quel che riguarda il telaio che sembra aver subito una dieta dimagrante. La moto, che si spera possa essere pronta per il 2017, oltre ad essere compatta e filante (ma con lo stesso codino a “coda d'ape” della vecchia Busa) dovrebbe essere equipaggiata con tutto il meglio della tecnologia Suzuki, dispositivi elettronici compresi. Riguardo il propulsore, le ipotesi sono molteplici: c'è chi sostiene che potrebbe essere anche un'unità derivata da quella della GSX-R, ma c'è chi si spinge oltre e parla di un propulsore sovralimentato studiato appositamente per “giocarsela” con la H2R. Un'idea senza dubbio affascinante che, per il momento, non trova alcuna conferma, ma dal Giappone alcuni magazine hanno di recente parlato di un 4 cilindri 1500 sovralimentato con prestazioni stratosferiche... Per saperne di più non ci resta che attendere i prossimi saloni autunnali.
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