Suzuki GSX-S950: prezzo e caratteristiche
Presentata qualche settimana fa, la nuova Suzuki GSX-S950 entra oggi nel listino di Hamamatsu ad un prezzo “di lancio”. Per un breve periodo di tempo la si potrà pre-ordinare avvantaggiandosi di un prezzo scontato di mille euro. Ecco i dettagli…
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GSX-S950 prezzo
Nata da una costola della sportivissima GSX-R 1000, la nuova Suzuki GSX-S950 è stata presentata - a sorpresa - poche settimane fa e, oggi, ne è stato finalmente svelato anche il prezzo. Sul listo ufficiale Suzuki c’è scritto 10.390, ma per per un breve periodo di tempo la si potrà pre-ordinare al prezzo scontato di 9.390 euro. Due le colorazioni disponibili: blu oppure la versione che accosta nero lucido e nero opaco. Se l’idea vi stuzzica, ecco qui sotto un breve ripasso delle sue caratteristiche e “doti”.
Com’è fatta
A spingerla ci pensa il vigoroso motore quattro cilindri di 999 cm³ con distribuzione doppio albero a camme in testa. Sono disponibili due versioni, quella normale e quella depotenziata per i possessori di patente A2: per la prima vengo dichiarati 70 kW (95 CV) a 7800 giri e 92 Nm di coppia a 6500 giri, mentre per quella “limitata” si parla di 35 kW (47,5 CV) e 76 Nm a 3250 giri. Da vera sportiva anche la ciclistica: il telaio è un classico doppio trave in alluminio che collega nella maniera più diretta cannotto di sterzo e fulcro del forcellone derivato dalla GSX-R 1100. La sospensione impiega un leveraggio progressivo che agisce su un ammortizzatore regolabile nel precarico e nel freno in estensione, mentre anteriormente c’è una forcella KYB a steli rovesciati di 43 mm Ø. Le sospensioni sono tarate in funzione dell’impiego degli pneumatici radiali Dunlop Roadsport 2, che sulla streetfighter giapponese hanno misure 120/ 70ZR 17M/C (58W) anteriore e 190/ 50ZR 17M/C (73W) posteriore. A livello di elettronica, non manca nulla: ci sono l’acceleratore elettronico ride-by-wire, il controllo di trazione su tre livelli, l’avviamento facilitato Suzuki easy start System e il Low RPM Assist che fa salire dolcemente il numero di giri quando si rilascia la leva della frizione nelle partenze da fermo o ci si sposta ad andatura ridotta, evitando gli spegnimenti del motore.
Com’è fatta
A spingerla ci pensa il vigoroso motore quattro cilindri di 999 cm³ con distribuzione doppio albero a camme in testa. Sono disponibili due versioni, quella normale e quella depotenziata per i possessori di patente A2: per la prima vengo dichiarati 70 kW (95 CV) a 7800 giri e 92 Nm di coppia a 6500 giri, mentre per quella “limitata” si parla di 35 kW (47,5 CV) e 76 Nm a 3250 giri. Da vera sportiva anche la ciclistica: il telaio è un classico doppio trave in alluminio che collega nella maniera più diretta cannotto di sterzo e fulcro del forcellone derivato dalla GSX-R 1100. La sospensione impiega un leveraggio progressivo che agisce su un ammortizzatore regolabile nel precarico e nel freno in estensione, mentre anteriormente c’è una forcella KYB a steli rovesciati di 43 mm Ø. Le sospensioni sono tarate in funzione dell’impiego degli pneumatici radiali Dunlop Roadsport 2, che sulla streetfighter giapponese hanno misure 120/ 70ZR 17M/C (58W) anteriore e 190/ 50ZR 17M/C (73W) posteriore. A livello di elettronica, non manca nulla: ci sono l’acceleratore elettronico ride-by-wire, il controllo di trazione su tre livelli, l’avviamento facilitato Suzuki easy start System e il Low RPM Assist che fa salire dolcemente il numero di giri quando si rilascia la leva della frizione nelle partenze da fermo o ci si sposta ad andatura ridotta, evitando gli spegnimenti del motore.
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