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La Suzuki GSX-R 1000 è ai titoli di coda: dopo 38 anni pensionata anche in Giappone

La storia della GSX-R 1000 può dirsi conclusa anche in madrepatria, sul sito giapponese della Casa di Hamamatsu la supersportiva risulta fuori produzione

Con l’interruzione della produzione anche in Giappone, la carriera della Suzuki GSX-R 1000 può davvero dirsi in dirittura d'arrivo. In Italia non era più disponibile già da qualche anno, ma veniva ancora venduta sui mercati giapponese, australiano, canadese e statunitense. Ora la sua traiettoria è arrivata al capolinea in madrepatria: sul sito nipponico la supersportiva  è indicata come fuori produzione, mentre sugli altri tre mercati, complici normative sulle emissioni meno stringenti, è ancora disponibile ma vedremo ancora per quanto...

La rivoluzione nel 1985

Sparisce così dopo 38 anni un modello che davvero ha fatto la storia aprendo una nuova strada nel mondo delle maxi moto supersportive. La GSXR era stata presentata nel 1985 in versione 750 cm³ e il suo arrivo aveva avuto un effetto dirompente: 100 cavalli per appena 201 kg di peso e un telaio adattissimo alla pista, in alluminio. Una moto vincente nelle vendite e anche nelle corse, che nel 1986 venne affiancata dalla versione di maggior cilindrata, la GSX-R 1100. Tra le sue particolarità il raffreddamento misto aria-olio.

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Ecco la GSX-R 750 prima serie

Nel 1996 un balzo in avanti

Nel 1996 (qui sotto) la nuova generazione con il sistema di induzione aria nell’airbox SRAD (Suzuki Ram Air Direct) prima a carburatori e dal 1998 con l’alimentazione a iniezione. Una moto che portava un gradino più su il livello delle supersportive, con il telaio in alluminio e componentistica adatta alla pista.

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Quando Yamaha introdusse la R1, Suzuki replicò con la : 160 CV e 110 Nm per un peso in ordine di marcia di appena 200 kg. Prestazioni pazzesche per l’epoca, per di più su una moto che in pista era vincente ma poteva essere usata tranquillamente anche per lunghi viaggi nonostante fosse stata progettata per l’uso agonistico. La GSXR-1000 continuò ad essere evoluta man mano, un modello nuovo ogni due anni, e pian piano arrivarono le K5 e K6.l L’ultimo modello veramente nuovo nel 2017, dopodiché l’evoluzione si è limitata a piccoli dettagli e nuove colorazioni.

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La GSX-R 1000 K1 aveva prestazioni pazzesche per l'epoca

Tutta colpa della Euro 5

Ora siamo davvero al capolinea e per un motivo ben preciso: si chiama Euro 5/5+ ed è un ostacolo impossibile da superare. Gli attuali modelli GSX-R 1000 (L7, L8, L9, M0, M1) rispettavano i limiti della Euro 4 ma  non era stato fatto l’aggiornamento alla Euro 5. Del resto  Suzuki già da alcuni anni sta rivedendo l’impiego delle risorse e il settore delle supersportive non è più redditizio come ai tempi belli; la Casa giapponese è uscita dalle corse su strada anche per questo motivo. Quindi era inevitabile che la GSX-R 1000 facesse la stessa fine delle 600 e 750, anch’esse scomparse dal mercato europeo a causa delle normative sulle emissioni.

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Ecco la GSX-R 1000 venduta sui mercati australiano e nordamericano

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