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Strada della Forra problemi risolti? Abbattuto lo sperone di roccia pericolante

Dopo oltre un anno di chiusura e un lungo lavoro di monitoraggio, la Strada della Forra compie un passo avanti verso la riapertura. Nella tarda mattinata del 7 febbraio scorso, i tecnici  hanno fatto brillare lo sperone di roccia  che incombeva sulla galleria

Un intervento atteso

Il masso, circa 70 metri cubi di roccia, era stato individuato dopo la frana del 16 dicembre 2023, che aveva riversato sulla carreggiata un'enorme quantità di detriti, mettendo a dura prova la stabilità dell’area. Le analisi condotte nei mesi successivi avevano evidenziato come lo sperone fosse ormai quasi completamente separato dalla parete retrostante, con un rischio concreto di collasso sulla galleria sottostante. Il pericolo maggiore? L’impatto avrebbe potuto provocare un’implosione dall’alto, mettendo ulteriormente a repentaglio la tenuta della volta stradale. Com’è ovvio, la circolazione era stata immediatamente interrotta e, a partire da dicembre, erano stati installati sensori per monitorare la stabilità della struttura. Dopo mesi di attento studio dei dati raccolti, la decisione è arrivata: l’unica soluzione era l’abbattimento controllato.

300kg di esplosivo

Le operazioni sono state condotte da una ditta specializzata sotto il coordinamento del settore Strade della Provincia di Brescia. Per garantire un’esplosione sicura ed efficace, sono stati praticati fori nella roccia e posizionate microcariche esplosive: 300 detonatori, 300 metri di miccia, 300 chili di esplosivo. Per precauzione, durante il brillamento è stata interdetta anche la navigazione nello specchio d’acqua sottostante la Forra, onde evitare possibili conseguenze sul lago.
Dopo l’esplosione controllata, sono scattati immediatamente i controlli per verificare il buon esito dell’operazione. Un monitoraggio h24 è stato avviato per osservare la stabilità dell’area, mentre entro la fine della prossima settimana i tecnici della Provincia e i progettisti analizzeranno i dati raccolti per decidere i prossimi interventi di mitigazione del rischio di caduta massi. Se non emergeranno criticità, verrà predisposto il cronoprogramma delle fasi successive.

Verso la riapertura

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Dopo un primo momento di scoraggiamento, quando si credeva che la strada, ogni anno percorsa da centinaia di mototuristi, non sarebbe mai più stata agibile, l’obiettivo è quello della riapertura. Fermo restando il fattore sicurezza, i comuni, che tanto hanno sofferto a livello turistico, intendono procedere con la massima rapidità possibile. Forse, già con le belle giornate di primavera, potremo tornare in sella e goderci quella che per molti - Winston Churchill compreso - è una delle strade più belle del mondo. 

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