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La storia favolosa di una BSA Gold Star leggendaria

Ci sono tante storie riunite in questa motocicletta, vale la pena prendersi un po’ di tempo conoscerle tutte

Questa non è una motocicletta d’epoca ma un pezzo di storia. Anzi, tante storie riunite in una motocicletta sola. La più semplice è quella del suo attuale proprietario che vedeva questa BSA Gold Star del 1955 passare per strada, da bambino, e si chiedeva chi fosse quello che la guidava. Lo ha scoperto molti anni dopo, ormai adulto, entrando nell’officina di Reinhard Neumair alla periferia di Monaco di Baviera, in Germania. La “sua” moto era lì dentro e lui se l’è comprata insieme alle storie che l’accompagnano.

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La moto del guru

Perché Neumair è un guru delle moto d’epoca britanniche, d’inverno le restaura e le elabora nella sua officina, e d’estate segue le corse di moto d’epoca in tutta Europa insieme alla moglie, con il furgone. Comperò questa BSA Gold Star nel 1985, quando già era classificata come moto d’epoca, poi la guidò per strada per due anni e quindi la trasformò in una moto da corsa che ha portato in pista fino alla fine degli anni ’90. Della moto originale è rimasto poco: nel corso del tempo Neumair ha rifatto il motore, portandolo da 350 cm³ a 500. Ha sostituito l’albero motore con uno realizzato artigianalmente, ha rifatto l’albero a camme ed ha montato una biella Carrillo, valvole BMW, punterie Jawa e un cambio da corsa a 5 marce.

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La sella porta i segni di tanti anni su strada e in pista

Work in progress per correre

Questo per iniziare. Ma dopo un paio di anni di pista sono cominciati i lavori sulla ciclistica e la forcella originale ha lasciato il posto ad una Ceriani, mentre il freno a tamburo anteriore di serie è stato sostituito prima con uno di produzione Ceriani, poi con un Fontana, quindi con quello di una Yamaha TZ e oggi sia all’anteriore che al posteriore ci sono due tamburi prelevati da una BSA A65.

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Il serbatoio è stato rifatto completamente per adattarsi meglio alla guida in pista

Sul telaio solo piccoli interventi ma il forcellone è stato rifatto da capo, così come sella e serbatoio, ci sono il serbatoio dell’olio di una BSA Gold Star Cross, ammortizzatori NJB e un contagiri Smiths.

Neumair con il suo gioiello ha fatto di tutto, ha corso su circuiti famosi come Hockenheim e Monza, nel 1990 e nel 1991 è arrivato tra i primi 10 a Daytona, ha corso il Gran Premio di Man sull’isola di Man nel 1992, 1993 e 1995, e ha pure partecipato al campionato della Repubblica Ceca. 

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Sul telaio solo piccoli interventi ma il forcellone è stato rifatto da capo

Ora nuova vita su strada

Siccome il nuovo proprietario voleva usare la moto per strada e quindi andava omologata, sono stati aggiunti particolari come le luci e il portatarga ma resta sempre una moto da corsa e si avvia soltanto a spinta: non c’è nemmeno la leva del kick starter. Ma ci sono tutti i graffi e i segni raccolti in tanti anni di battaglie, come le cicatrici di un mercenario. Il proprietario attuale li conserva gelosamente, come si conservano gelosamente i segni di una storia gloriosa. 

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Trasmissione primaria a catena, un classico della inglesi d'epoca

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