Steve McQueen: una vita spericolata, il documentario sul film "La 24 Ore di Le Mans"
Ieri sera, in anteprima nazionale, Tag Heuer e Unipol hanno presentato il documentario intitolato “Steve McQueen: una vita spericolata”, che racconta la storia della realizzazione del film cult “La 24 ore di Le Mans”, considerato ancora oggi uno dei più riusciti film sulle corse automobilistiche
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Dal 9 novembre nei cinema
Il 9 novembre debutterà nelle sale italiane il documentario Steve McQueen: una vita spericolata, realizzato dai registi Gabriele Clarke e John McKenna e impreziosito dalla collaborazione e dal materiale d’archivio di proprietà di Chad McQueen, il figlio del mitico Steve.
Il documentario racconta la travagliata storia della lavorazione di "La 24 ore di Le Mans", film del 1971 in cui l’attore statunitense oltre a recitare ne curò anche la produzione. Il titolo, fortemente voluto da McQueen non ebbe il successo sperato al botteghino, causa una trama forse troppo “sottomessa” alle riprese della gara. Queste ultime però, nel corso degli anni hanno consentito al film di diventare un vero e proprio cult, merito delle scene realistiche, realizzate grazie a tecniche di ripresa per quel tempo avveniristiche. La scommessa di McQueen per la “La 24 ore” fu quella della vita. Per realizzarlo, infatti, McQueen perse “un matrimonio” e persino la salute, dato che al termine della lavorazione gli venne diagnosticato un cancro al polmone causato dall’amianto presente nelle tute da pilota. Racconta Chad McQueen, il figlio di Steve, voce narrante del documentario: “Il film è autentico. Ripercorre fedelmente ciò che mio padre aveva in mente quando ha girato il film ‘Le Mans’. Vorrei ringraziare i due registi Gabriele Clarke e John McKenna per il lavoro straordinario che hanno fatto.” La pellicola che tra gli attori prevedeva anche numerosi piloti, divenne leggendaria anche per l’immagine di Michael Delaney, il protagonista interpretato da McQueen. I colori della sua tuta e della sua Porsche 917 "griffata" Gulf entrarono nell’immaginario iconografico del cinema americano. Ogni dettaglio sfoggiato dall’attore divenne subito “moda”, soprattutto il mitico orologio Tag Heuer Monaco che McQueen utilizzò per le riprese senza aver sottoscritto alcun contratto. L’orologio oggi ribattezzato anche Tag Heuer Monaco McQueen è stato riproposto nei colori utilizzati da McQueen nel film al prezzo “per intenditori” di 4.995 euro.
Il 9 novembre debutterà nelle sale italiane il documentario Steve McQueen: una vita spericolata, realizzato dai registi Gabriele Clarke e John McKenna e impreziosito dalla collaborazione e dal materiale d’archivio di proprietà di Chad McQueen, il figlio del mitico Steve.
Il documentario racconta la travagliata storia della lavorazione di "La 24 ore di Le Mans", film del 1971 in cui l’attore statunitense oltre a recitare ne curò anche la produzione. Il titolo, fortemente voluto da McQueen non ebbe il successo sperato al botteghino, causa una trama forse troppo “sottomessa” alle riprese della gara. Queste ultime però, nel corso degli anni hanno consentito al film di diventare un vero e proprio cult, merito delle scene realistiche, realizzate grazie a tecniche di ripresa per quel tempo avveniristiche. La scommessa di McQueen per la “La 24 ore” fu quella della vita. Per realizzarlo, infatti, McQueen perse “un matrimonio” e persino la salute, dato che al termine della lavorazione gli venne diagnosticato un cancro al polmone causato dall’amianto presente nelle tute da pilota. Racconta Chad McQueen, il figlio di Steve, voce narrante del documentario: “Il film è autentico. Ripercorre fedelmente ciò che mio padre aveva in mente quando ha girato il film ‘Le Mans’. Vorrei ringraziare i due registi Gabriele Clarke e John McKenna per il lavoro straordinario che hanno fatto.” La pellicola che tra gli attori prevedeva anche numerosi piloti, divenne leggendaria anche per l’immagine di Michael Delaney, il protagonista interpretato da McQueen. I colori della sua tuta e della sua Porsche 917 "griffata" Gulf entrarono nell’immaginario iconografico del cinema americano. Ogni dettaglio sfoggiato dall’attore divenne subito “moda”, soprattutto il mitico orologio Tag Heuer Monaco che McQueen utilizzò per le riprese senza aver sottoscritto alcun contratto. L’orologio oggi ribattezzato anche Tag Heuer Monaco McQueen è stato riproposto nei colori utilizzati da McQueen nel film al prezzo “per intenditori” di 4.995 euro.
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