Special, Honda CB600F by One Up Moto Garage
Neo-vintage è il termine insolito con cui Taylor Henschell di One Up Moto Garage si riferisce alle sue creazioni custom. Insieme con il socio di One Up, Micah Welsh, prendono in carico moto dalla fine degli anni 90 fino alla metà degli anni duemila cui applicano il loro stile unico. Come questa irriconoscibile Honda
Image
Moto
Tecnica moderna, fascino del passato
Curiosando nel portfolio di One Up Moto Garage, officina con sede in Arkansas, troviamo una Kawasaki Ninja 250 e una Honda CB600F che sono state trasformate in custom dal gusto retrò. Il modello Honda è l'ultima nata nell’officina di One Up: mescola elementi scrambler con uno stile cafè racer. “Il nome di One-Up Moto Garage è relativamente nuovo nel mondo custom”, dice il fondatore dell’officina Taylor Henschell, “lavoro con questo marchio solo da due anni, anche se costruisco moto con passione da molto più tempo. Quando avevo 14 anni mio padre ha aperto un piccolo negozio di scooter e l’ho aiutato per alcuni anni. Qui si è scatenata la mia passione per la riparazione dei piccoli motori cui si è aggiunta quella per la customizzazione. Alcuni amici in quel periodo stavano lavorando su una vecchia Honda CB350 e mi hanno influenzato notevolmente. Ma l’attrazione per la velocità, l'affidabilità e la maneggevolezza era molto forte”. Non a caso le moto di Taylor Henschell possiedono “tutti i vantaggi delle moto moderne e la classe e il fascino di quelle vecchie”. È il suo stile neo-vintage cui ha lavorato negli ultimi 8 anni. “La mia prima costruzione neo-vintage è stato una Kawasaki Ninja 250 nel 2006, cui sono seguite la mia CB600F e la Ninja 600 di di Micah del 1992”. La scelta del Duemila come discrimine sta nella presenza di parti in alluminio nel telaio, che non risponde alle richieste di Taylor che inserisce come tocco personale un serbatoio d’epoca nelle sue realizzazioni. Per creare la CB600 Taylor ha ridotto la moto all'essenziale (telaio, motore, ruote) e ha cercato nella sua vasta raccolta di serbatoi d'epoca quello giusto. "Di solito ne testo diversi prima di decidere quello che si adatta alle linee di motore e telaio; a quel punto avrò già sviluppato un'idea di quello che voglio fare con la parte anteriore e posteriore e la sella”, commenta Taylor. Sulla CB600 sono così arrivate una forcella di una CBR600RR, il serbatoio di una Honda enduro, un ammortizzatore personalizzato, mentre il reggisella è stato creato con pezzi presi da un demolitore. La sella in neoprene è stato modellata e cucita a rombi. A mano è stata realizzata anche la piastra che incorpora il faro anteriore a led. Con della lamiera è stata creata la scatola della batteria sotto il telaio, e il piccolo parafango anteriore. La strumentazione consiste nello… smartphone del proprietario, ma c’è una presa Usb per alimentarlo.
Curiosando nel portfolio di One Up Moto Garage, officina con sede in Arkansas, troviamo una Kawasaki Ninja 250 e una Honda CB600F che sono state trasformate in custom dal gusto retrò. Il modello Honda è l'ultima nata nell’officina di One Up: mescola elementi scrambler con uno stile cafè racer. “Il nome di One-Up Moto Garage è relativamente nuovo nel mondo custom”, dice il fondatore dell’officina Taylor Henschell, “lavoro con questo marchio solo da due anni, anche se costruisco moto con passione da molto più tempo. Quando avevo 14 anni mio padre ha aperto un piccolo negozio di scooter e l’ho aiutato per alcuni anni. Qui si è scatenata la mia passione per la riparazione dei piccoli motori cui si è aggiunta quella per la customizzazione. Alcuni amici in quel periodo stavano lavorando su una vecchia Honda CB350 e mi hanno influenzato notevolmente. Ma l’attrazione per la velocità, l'affidabilità e la maneggevolezza era molto forte”. Non a caso le moto di Taylor Henschell possiedono “tutti i vantaggi delle moto moderne e la classe e il fascino di quelle vecchie”. È il suo stile neo-vintage cui ha lavorato negli ultimi 8 anni. “La mia prima costruzione neo-vintage è stato una Kawasaki Ninja 250 nel 2006, cui sono seguite la mia CB600F e la Ninja 600 di di Micah del 1992”. La scelta del Duemila come discrimine sta nella presenza di parti in alluminio nel telaio, che non risponde alle richieste di Taylor che inserisce come tocco personale un serbatoio d’epoca nelle sue realizzazioni. Per creare la CB600 Taylor ha ridotto la moto all'essenziale (telaio, motore, ruote) e ha cercato nella sua vasta raccolta di serbatoi d'epoca quello giusto. "Di solito ne testo diversi prima di decidere quello che si adatta alle linee di motore e telaio; a quel punto avrò già sviluppato un'idea di quello che voglio fare con la parte anteriore e posteriore e la sella”, commenta Taylor. Sulla CB600 sono così arrivate una forcella di una CBR600RR, il serbatoio di una Honda enduro, un ammortizzatore personalizzato, mentre il reggisella è stato creato con pezzi presi da un demolitore. La sella in neoprene è stato modellata e cucita a rombi. A mano è stata realizzata anche la piastra che incorpora il faro anteriore a led. Con della lamiera è stata creata la scatola della batteria sotto il telaio, e il piccolo parafango anteriore. La strumentazione consiste nello… smartphone del proprietario, ma c’è una presa Usb per alimentarlo.
Foto e immagini
Aggiungi un commento