Solingo, il ciclomotore “solare”
L'italiana Wayel ha realizzato una due ruote elettrica con pannelli fotovoltaici che ricaricano in parte le batterie. In commercio da giugno con un listino di circa 2.000 euro
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Green Planet
Motore e batterie sono doppi
Il nome, Solingo, è un chiaro riferimento al Sole che alimenta le batterie al litio attraverso i pannelli fotovoltaici posizionati sopra il bauletto posteriore. In realtà, l'apporto energetico fornito dalla nostra Stella è in grado di ricaricare quotidianamente soltanto l'8% dei piccoli accumulatori al litio che garantiscono un'autonomia di 24 km. Un contributo modesto, ma che consente comunque di percorrere qualche chilometro a emissioni zero, non solo allo scarico, ma pure in tema di produzione energetica. Un obiettivo, per altro, perseguito dalla Wayel, azienda bolognese specializzata il biciclette a pedalata assistita, a partire dagli assemblaggi realizzati in stabilimenti con tetto fotovoltaico che riducono al minimo il consumo di corrente. Una configurazione “eco” che può essere potenziata aggiungendo una o due batterie con capacità diverse (da 630 a 1.600 Wh complessivi) che estendono l'autonomia a 60, 70, 95, 105 o 115 km. A confermare l'originalità della Solingo è pure la propulsione conferita da due motori, uno da 250 W inserito nel mozzo della ruota anteriore e uno da 500 W posto nella ruota posteriore. Due unità che possono funzionare in autonomia o in combinazione quando è richiesta maggiore velocità (la massima è fissata a 35 km/h) o uno spunto supplementare per superare pendenze di rilievo. Opzione, quest'ultima, attivabile tramite il tasto booster sul manubrio, dove è presente pure il display LCD con contachilometri e indicatore di carica delle batterie e il pulsante per azionare le luci. Il modello, dotato di freni a disco, forcella ammortizzata e con un peso senza batterie di 35,4 kg, sarà in vendita da giugno con un prezzo per la versione base di circa 2.000 euro.
Il nome, Solingo, è un chiaro riferimento al Sole che alimenta le batterie al litio attraverso i pannelli fotovoltaici posizionati sopra il bauletto posteriore. In realtà, l'apporto energetico fornito dalla nostra Stella è in grado di ricaricare quotidianamente soltanto l'8% dei piccoli accumulatori al litio che garantiscono un'autonomia di 24 km. Un contributo modesto, ma che consente comunque di percorrere qualche chilometro a emissioni zero, non solo allo scarico, ma pure in tema di produzione energetica. Un obiettivo, per altro, perseguito dalla Wayel, azienda bolognese specializzata il biciclette a pedalata assistita, a partire dagli assemblaggi realizzati in stabilimenti con tetto fotovoltaico che riducono al minimo il consumo di corrente. Una configurazione “eco” che può essere potenziata aggiungendo una o due batterie con capacità diverse (da 630 a 1.600 Wh complessivi) che estendono l'autonomia a 60, 70, 95, 105 o 115 km. A confermare l'originalità della Solingo è pure la propulsione conferita da due motori, uno da 250 W inserito nel mozzo della ruota anteriore e uno da 500 W posto nella ruota posteriore. Due unità che possono funzionare in autonomia o in combinazione quando è richiesta maggiore velocità (la massima è fissata a 35 km/h) o uno spunto supplementare per superare pendenze di rilievo. Opzione, quest'ultima, attivabile tramite il tasto booster sul manubrio, dove è presente pure il display LCD con contachilometri e indicatore di carica delle batterie e il pulsante per azionare le luci. Il modello, dotato di freni a disco, forcella ammortizzata e con un peso senza batterie di 35,4 kg, sarà in vendita da giugno con un prezzo per la versione base di circa 2.000 euro.
Foto e immagini
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