Anvil e Indian: ecco Shrimp, il "gamberetto nero"
Ispirata al pioniere del traverso Albert ‘Shrimp’ Burns, l’Indian Scout Sixty Racer che vedete in foto è l’ultima opera firmata da Anvil Motociclette. Un mix di parti moderne e pezzi realizzati a mano che ha debuttato in Francia con in sella Vittorio Emanuele Marzotto
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Il gamberetto nero
Quasi duecento chili di peso ed un propulsore da mille centimetri cubici dalla voce altrettanto possente. Partendo da una Indian Scout Sixty Racer, Anvil Motociclette ha sfornato uno special tutta nera, la “Shrimp”, gamberetto. L’ispirazione viene da Albert ‘Shrimp’ Burns che, già ai primi del Novecento all’età di 14 anni, si dilettava con il traverso per gli ovali statunitensi. Morto a soli ventitré anni in un incidente di gara, Albert ‘Shrimp’, personaggio senza dubbio fuori dagli schemi, ha ispirato i ragazzi di Anvil, che, con circa trecento ore di officina, hanno assemblato un mix di parti moderne di affermate case produttrici abbinandole ad un telaio e a componenti fatti a mano. Sospensioni posteriori svedesi, filtri aria della K&N, dischi frizione Newfren e freno posteriore marchiato Brembo. Ruote rigorosamente da diciannove pollici, come il Flat Track impone. Un “mostro” da cento cavalli, la cui presentazione ufficiale è avvenuta in occasione della manifestazione Wheels and Wave, raduno in stile retrò che richiama ogni anno a Barritz, in Francia, migliaia di motociclisti amanti di custom e special. La Shrimp ha debuttato in terra transalpina nella gara denominata El Rollo con alla guida Vittorio Emanuele Marzotto, uno dei più forti piloti del Flat Track italiano dell’ultimo decennio, ora ritirato dalle competizioni ufficiali. Abbiamo potuto ammirare dal vivo la Shrimp a Lonigo (VI), dove si è tenuta la seconda gara del torneo Over The Top, manifestazione di Flat Track che ha radunato oltre trenta piloti e che ha visto Anvil in prima linea nell’organizzazione. Con grande tecnica ed esperienza, Marzotto ha domato il “demone nero”, ottenendo tra l’altro nelle prove libere un tempo sul giro davvero ragguardevole. “Ho conosciuto i ragazzi di Anvil quando il campionato Over The top stava nascendo, da lì è nata l’idea di partecipare alla gara El Rollo con la Shrimp”, commenta Marzotto. Che non nasconde l’emozione e un briciolo di timore vissuta in Francia prima di salire in sella ad un mezzo così pesante e tutto da scoprire: “Ero in trans agonistica, come quando gareggiavo, con una moto così diversa da quelle cui ero abituato. Problemi di impianto elettrico hanno messo a serio rischio l’entrata in pista, poi è andato tutto liscio. È stata una sensazione pazzesca, la mia prima assoluta con un bicilindrico.” Marzotto lascia uno spiraglio aperto per poter vedere una Indian ufficiale da Flat Track girare in Italia: “Grazie al contatto con Indian, c’è una possibilità di ammirare un giorno nelle nostre piste la formidabile FTR750, la moto che sta dominando in America dallo scorso anno. Sarebbe davvero una occasione unica, stiamo lavorando a questo progetto che confido si concretizzerà".
Quasi duecento chili di peso ed un propulsore da mille centimetri cubici dalla voce altrettanto possente. Partendo da una Indian Scout Sixty Racer, Anvil Motociclette ha sfornato uno special tutta nera, la “Shrimp”, gamberetto. L’ispirazione viene da Albert ‘Shrimp’ Burns che, già ai primi del Novecento all’età di 14 anni, si dilettava con il traverso per gli ovali statunitensi. Morto a soli ventitré anni in un incidente di gara, Albert ‘Shrimp’, personaggio senza dubbio fuori dagli schemi, ha ispirato i ragazzi di Anvil, che, con circa trecento ore di officina, hanno assemblato un mix di parti moderne di affermate case produttrici abbinandole ad un telaio e a componenti fatti a mano. Sospensioni posteriori svedesi, filtri aria della K&N, dischi frizione Newfren e freno posteriore marchiato Brembo. Ruote rigorosamente da diciannove pollici, come il Flat Track impone. Un “mostro” da cento cavalli, la cui presentazione ufficiale è avvenuta in occasione della manifestazione Wheels and Wave, raduno in stile retrò che richiama ogni anno a Barritz, in Francia, migliaia di motociclisti amanti di custom e special. La Shrimp ha debuttato in terra transalpina nella gara denominata El Rollo con alla guida Vittorio Emanuele Marzotto, uno dei più forti piloti del Flat Track italiano dell’ultimo decennio, ora ritirato dalle competizioni ufficiali. Abbiamo potuto ammirare dal vivo la Shrimp a Lonigo (VI), dove si è tenuta la seconda gara del torneo Over The Top, manifestazione di Flat Track che ha radunato oltre trenta piloti e che ha visto Anvil in prima linea nell’organizzazione. Con grande tecnica ed esperienza, Marzotto ha domato il “demone nero”, ottenendo tra l’altro nelle prove libere un tempo sul giro davvero ragguardevole. “Ho conosciuto i ragazzi di Anvil quando il campionato Over The top stava nascendo, da lì è nata l’idea di partecipare alla gara El Rollo con la Shrimp”, commenta Marzotto. Che non nasconde l’emozione e un briciolo di timore vissuta in Francia prima di salire in sella ad un mezzo così pesante e tutto da scoprire: “Ero in trans agonistica, come quando gareggiavo, con una moto così diversa da quelle cui ero abituato. Problemi di impianto elettrico hanno messo a serio rischio l’entrata in pista, poi è andato tutto liscio. È stata una sensazione pazzesca, la mia prima assoluta con un bicilindrico.” Marzotto lascia uno spiraglio aperto per poter vedere una Indian ufficiale da Flat Track girare in Italia: “Grazie al contatto con Indian, c’è una possibilità di ammirare un giorno nelle nostre piste la formidabile FTR750, la moto che sta dominando in America dallo scorso anno. Sarebbe davvero una occasione unica, stiamo lavorando a questo progetto che confido si concretizzerà".
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