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Sicurezza stradale, calano le vittime tra i motociclisti

La diminuzione degli incidenti e delle vittime tra i motociclisti è un segnale positivo, ma le cause principali rimangono legate a comportamenti imprudenti 

Il Rapporto ACI-ISTAT sull’incidentalità stradale 2023 offre un quadro per certi versi incoraggiante per quanto riguarda la sicurezza dei motociclisti in Italia: la riduzione degli incidenti e delle vittime evidenzia i progressi compiuti, ma c'è ancora molto da fare per garantire strade sempre più sicure. Significative anche le differenze tra regione e regione. Guardiamo i numeri del report più nel dettaglio. 

Dati Nazionali

Nel 2023, il numero di incidenti stradali che hanno coinvolto motociclisti ha mostrato una diminuzione rispetto all'anno precedente. Secondo i dati ACI-ISTAT, sono stati registrati 734 decessi tra i motociclisti, corrispondenti ad un calo del 6% rispetto al 2022. Di questi, oltre la metà (il 51,1%) ha perso la vita nel corso di una collisione con un'autovettura, mentre il 32,7% del totale è deceduto a seguito di un incidente solitario, quindi da imputare alla responsabilità del motociclista stesso. 

Dati Regionali

A livello regionale, la distribuzione degli incidenti mostra variazioni significative. Regioni come la Lombardia e il Lazio continuano a registrare il maggior numero di incidenti, mentre altre regioni, come il Trentino-Alto Adige, hanno visto una diminuzione più marcata. In Lombardia, il numero di incidenti mortali è sceso del 5%, mentre nel Lazio la diminuzione è stata del 4%. Tuttavia, regioni con un alto tasso di utilizzo di motocicli, come la Toscana e la Campania, mostrano ancora alti livelli di incidentalità, sebbene in calo rispetto agli anni precedenti. Più nel dettaglio, nel corso del 2023, gli incidenti stradali registrati nei grandi Comuni (Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Catania) hanno rappresentato il 25,5% del totale (42.496), mentre le vittime (429, cioè il 14,1%) sono aumentate del 10,0% rispetto al 2022 (+22,2% rispetto al 2019). Il tasso di mortalità stradale è salito a 4,6 (4,2 nel 2022, 3,4 nel 2021) contro una media nazionale del 5,2.

Principali Cause di Incidenti

Le cause principali degli incidenti in moto rimangono costanti rispetto agli anni precedenti. La guida distratta o indecisa è la prima causa, responsabile di 33.144 incidenti, pari al 15,1% degli incidenti totali. Segue il mancato rispetto della precedenza o del semaforo che, con 28.389 incidenti, contribuisce al 12,9% del totale e, sul triste podio, l'eccessiva velocità che, con un contributo di 18.524 incidenti pari all’ 8,4% del totale, continua a rappresentare una delle principali fonti di rischio. Altre cause includono manovre irregolari (16.828 casi pari al 7,7% del totale) e il mancato rispetto della distanza di sicurezza (15.172 incidenti, pari al 6,9%). Infine, la mancata precedenza al pedone (7.454) e il comportamento scorretto del pedone (6.241) con, rispettivamente, il 3,4% e il 2,8% delle cause di incidente.

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