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Michael Schumacher - Si impicca il ladro delle cartelle cliniche

Si è impiccato in cella il presunto responsabile del furto delle cartelle cliniche di Michael Schumacher. Il suo suicidio non è stato motivato da alcuna lettera di colpevolezza ma la magistratura svizzera ha deciso di chiudere il caso
Si impicca in carcere ma non si sa il motivo
La famiglia di Michael Schumacher tiene il riserbo sulla sua situazione e preferisce non alimentare alcuna discussione sullo stato di salute del pilota, ma c'è ancora un motivo per parlare del grande campione della Formula 1, seppur coinvolto solo marginalmente. Aveva fatto scalpore - qualche mese fa - il gesto assolutamente irrispettoso di una persona che ha rubato le cartelle cliniche di Michael cercando di venderle a qualche rivista. Per questo fatto, il colpevole è stato facilmente identificato ed arrestato. Purtroppo apprendiamo in queste ore che il presunto ladro si è suicidato nella sua cella a Zurigo, lo ha riferito la magistratura svizzera che non ha voluto rivelare l'identità dell'uomo anche dopo la morte. Di lui si sa solo che si trattava di un dirigente responsabile del trasferimento del pilota tramite elicottero da Grenoble a Losanna. "Questo tragico evento ci lascia tristi e senza parole" ha dichiarato l’amministratore delegato della Rega Ernst Kohler, che è stato lo stesso a lasciare le generalità di tutta la troupe addetta al trasporto del campione. Inizialmente le acuse erano state fatte nei confronti dei barellieri ma solo dopo una ricerca e degli interrogatori è stato identificato il vero colpevole, che nello specifico aveva diffuso una lettera a diverse redazioni sotto lo pseudonimo di "Kagemusha" chiedendo circa 50.000 euro in cambio delle cartelle cliniche originali. Si è tolto la vita impiccandosi, senza lasciare nulla scritto o qualche altro indizio che possa spiegare il perché del gesto. La procura inoltre ha deciso di chiudere il caso e l'azienda sta offrendo un sostegno ai parenti dell'uomo.
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