Semaforo rosso: multa garantita per chi si ferma superando lo stop
Il semaforo segna rosso e il veicolo sorpassa la linea dello stop: la multa è valida perché il Codice della Strada non prevede nessun centimetro di tolleranza. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione ribadendo che l’infrazione si consuma appena il veicolo oltrepassa la linea d’arresto
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Occhio alla segnaletica orizzontale
Il mezzo si era fermato al semaforo rosso, bruciando però di qualche centimetro la linea dello stop e il motociclista era stato così sanzionato da un Comune in provincia di Massa per non aver rispettato l'obbligo di fermarsi. Partito il ricorso, il Giuduce di Pace aveva dato ragione al multato, anche se uno dei due fotogrammi ritraeva il veicolo sanzionato “a cavallo” della linea di arresto. Quindi il Comune ha presentato ricorso in Cassazione e i giudici romani gli hanno dato ragione: il primo fotogramma deve riprendere il veicolo all’atto dell’infrazione e, pertanto, mentre sta attraversando la striscia d’arresto (in tal senso anche la Circolare Min. Interni n. 9 del 22.marzo 2007). Secondo la Corte di Cassazione il giudice di merito non aveva valutato la posizione del veicolo (che bruciava la striscia) in modo adeguato. Il C.d.S. stabilisce infatti il divieto di superare la linea di arresto durante il periodo di accensione della luce rossa e non è prevista tolleranza a queso divieto.
Se manca la striscia, i veicoli non devono comunque impegnare l’area di intersezione, né l’attraversamento pedonale, né oltrepassare il segnale. Col giallo, invece, i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti per l’arresto, a meno che vi si trovino così prossimi, al momento dell’accensione della luce gialla, che non possano più fermarsi in condizioni di sufficiente sicurezza. In tal caso, è necessario sgombrare velocemente l’area di intersezione, impiegando l'opportuna prudenza.
Il mezzo si era fermato al semaforo rosso, bruciando però di qualche centimetro la linea dello stop e il motociclista era stato così sanzionato da un Comune in provincia di Massa per non aver rispettato l'obbligo di fermarsi. Partito il ricorso, il Giuduce di Pace aveva dato ragione al multato, anche se uno dei due fotogrammi ritraeva il veicolo sanzionato “a cavallo” della linea di arresto. Quindi il Comune ha presentato ricorso in Cassazione e i giudici romani gli hanno dato ragione: il primo fotogramma deve riprendere il veicolo all’atto dell’infrazione e, pertanto, mentre sta attraversando la striscia d’arresto (in tal senso anche la Circolare Min. Interni n. 9 del 22.marzo 2007). Secondo la Corte di Cassazione il giudice di merito non aveva valutato la posizione del veicolo (che bruciava la striscia) in modo adeguato. Il C.d.S. stabilisce infatti il divieto di superare la linea di arresto durante il periodo di accensione della luce rossa e non è prevista tolleranza a queso divieto.
Se manca la striscia, i veicoli non devono comunque impegnare l’area di intersezione, né l’attraversamento pedonale, né oltrepassare il segnale. Col giallo, invece, i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti per l’arresto, a meno che vi si trovino così prossimi, al momento dell’accensione della luce gialla, che non possano più fermarsi in condizioni di sufficiente sicurezza. In tal caso, è necessario sgombrare velocemente l’area di intersezione, impiegando l'opportuna prudenza.
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