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Scorpion 3, ecco la moto volante

Scorpion 3 sostituisce ruote, forcelle e manopole con eliche e joystick. A metà strada tra una vera moto e un drone, il prototipo realizzato dalla russa Hoversurf permette al pilota di salire in sella, sollevarsi da terra, sterzare e raggiungere una velocità massima di 100 km/h…
Futuro prossimo?
Vista e rivista in innumerevoli film fantascientifici, la moto volante esiste davvero. Non una sorta di missile monoposto, dotato di turbine o reattori in stile StarWars, bensì un “semplice” drone cavalcabile. A realizzarla è stata l’azienda russa Hoversurf che, specializzata nella progettazione e nella realizzazione di veicoli volanti altamente tecnologici, ha recentemente presentato il prototipo Scorpion 3. Hoversurf ha infatti progettato un monoposto capace di sollevarsi da terra, cambiare direzione e raggiungere una velocità massima vicina ai 100 km/h. Nulla di troppo lontano da un “tradizionale” drone radiocomandato, con la sola ma fondamentale differenza, appunto, di poter essere cavalcato esattamente come una vera moto. Niente forcelle o manopole, però: seduto in sella, il pilota accelera e cambia direzione utilizzando un joystick, molto simile a quello utilizzato per giocare ai videogames. “Abbiamo dedicato molte risorse e impegno nello sviluppo di questo primo prototipo, prendendo le forme di una compatta moto da fuoristrada e combinandola con qualità di volo che esaltassero velocità e manovrabilità - spiegano in Hoversurf - per questo progetto abbiamo applicato le nostre conoscenze di ingegneria aeronautica civile, con lo scopo di realizzare un mezzo capace di muoversi con naturalezza nell'aria. Ora possiamo dire di aver realizzato un mezzo sicuro con un sistema di controllo che è lo stato dell'arte per questo tipo di propulsione”.
Per il momento, quindi, la Scorpion 3 rimane un prototipo, ancora lontano dalla reale commercializzazione, ma la strada - il taxi volante auto-pilotato realizzato in collaborazione con Airbus, ne è un esempio - è quella giusta: se le previsioni sono corrette, infatti, nell’arco di nemmeno troppi anni le autostrade in cemento potrebbero essere sostituite da “corridoi” aerei che sovrastano le megalopoli del futuro…
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