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Sciopero dei trasporti, il 30 marzo si fermano i mezzi a livello nazionale

Sciopero mezzi pubblici – Milano, Roma, Napoli e Torino saranno le principali città colpite dall'ennesimo sciopero nazionale che colpisce i trasporti. Le modalità saranno diverse da città a città, ecco le motivazioni del fermo 
Le motivazioni dello sciopero
Lunedì 30 marzo si fermeranno i trasporti pubblici, colpiti da uno sciopero nazionale che colpirà in maniera differente le principlai città italiane (cliccate qui per conoscere i dettagli). Le motivazioni sono legate alla parte economica del CCNL bloccata ormai da 8 anni. In più, Usb Lavoro Privato protesta per le nuove leggi che introducono una normativa definita “sprezzante di quelle che sono le condizioni di lavoro e di sicurezza per gli occupati nel settore del trasporto pubblico locale.” Con il Jobs Act spariscono quelli che in passato erano i criteri di scelta. In passato infatti,con i vecchi contratti le priorità dei licenziamenti erano verso quei lavoratori senza figli o senza familiari a carico, ora invece i criteri di scelta spariscono del tutto a fronte di novità sui risarcimenti che sono penalizzanti per i lavoratori. Con i nuovi contratti il risarcimento, ricorda USB Lavoro privato, passa da un minimo di quattro ad un massimo di 24 mesi rispetto ai 18-24 mesi prima del Jobs Act. Altra grande motivazione di protesta è la liberalizzazione “senza regole” che favorendo le privatizzazioni, ha portato alla creazione nel settore dei trasporti di un vero e proprio esercito di lavoratori in mobilità, di cassintegrati e di precari a fronte di pesanti tagli ai salari.
  
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