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Schwantz contro Pedrosa-Puig: la guerra continua

Il campione texano accusa Pedrosa di scarsi risultati, Dani e il suo manager rispondono con frecciate velenose

Attacca Schwantz

Il duello che vede impegnati Kevin Schwantz e il duo Pedrosa Puig è partito da una dichiarazione pungente del campione texano: “A Dani non manca niente, anzi ha persino troppo, per esempio un 'padre sostitutivo' come Puig. Deve cambiare marcia. Mi piace, ma è in Honda da otto anni e non ha vinto nulla. Mi piacerebbe che mi dimostrasse che sbaglio, ma non penso che lo farà”.
Alla dichiarazione ha subito risposto Pedrosa che intervistato da MCN ha risposto per le rime: ”Sono commenti ingiusti, non sa come stanno le cose, dire che Puig è mio padre è un argomento noioso. Il suo lavoro è quello di scoprire nuovi talenti e l’ha sempre fatto bene e con onestà. Con Schwantz non siamo mai andati oltre il saluto e lo invito a riguardare i risultati che ho ottenuto in carriera. Non ho mai vinto il titolo in MotoGP, ma ho conquistato tanti record che altri non possono vantare. Inoltre, sono molto vicino al numero di gare vinte in carriera da Kevin e l’ho fatto contro Valentino.”




Puig: "È stato all'ombra di Lawson"

A rincarare la dose ci ha poi pensato Puig che con una lettera aperta pubblicata dal quotidiano spagnolo El Mundo non risparmia frecciate velenose al collega texano: “Il signor Schwantz avrà anche vinto un mondiale in 500, ma Dani ne ha vinti tre, uno in 125 e due in 250; saranno meno importanti ma meritano comunque rispetto. Inoltre Pedrosa ha vinto 45 GP, 22 nella classe regina, contro i 25 di Schwantz. In più è salito 113 volte sul podio, 72 nella classe regina contro le 51 di Schwantz, rimanendo nella top class i suoi giri veloci sono 35 contro 26. Sostenere che Dani non abbia vinto nulla significa non sapere quello che si dice, oltre a essere irrispettosi. Se poi vogliamo parlare del valore dei titoli, ricordo che Schwantz ci ha messo ben 8 anni per diventare campione del mondo (debutto nell'86 e vittoria nel 94) e quel campionato lo ha vinto solo perché Wayne Rayney quell'anno s'infortunò gravemente e non potè difendere il titolo (rimase paralizzato dalla vita in giù). Schwantz è stato un pilota molto spettacolare ma in fin dei conti è sempre stato all'ombra di Lawson prima e di Rainey poi. Se invece vogliamo metterla sul piano della carriera di manager io ho seguito piloti come Stoner, Elias, Bautista, Marquez e Simon. E tutti sono diventati campioni del mondo. Schwantz invece ha una scuola per piloti in Texas e nessuno dei suoi allievi è mai riuscito nemmeno a qualificarsi per venire a correre in Europa.”
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