SBK Repubblica Ceca: Bautista vince Gara 1, Ducati a 1000
Con la vittoria centrata da Alvaro Bautista in Gara 1 a Most la Ducati arriva al tetto di 1000 podi conquistati nel mondiale Superbike dal 1988 ad oggi. Un traguardo che vale ancora di più perché lo spagnolo era sembrato in difficoltà durante le prove, ma quando si è trattato di fare sul serio ha tirato fuori il coniglio dal cilindro
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SuperBike
Sfida a due
Erano partiti in testa i “soliti” Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea mentre lui, scattato dalla seconda fila, si era installato in terza posizione. Quando è arrivata una leggerissima sbruffata di pioggia i due piloti al comando hanno ridotto il ritmo e lui no. Li ha raggiunti e superati, continuando a guadagnare anche quando la pista si è asciugata, ed ha tagliato il traguardo indisturbato con un margine di 2”. Il tutto senza prendere rischi e nonostante la mano destra ancora dolorante dopo la caduta di due settimane fa, raffreddata con il ghiaccio subito dopo l’arrivo.
Dietro di lui se le sono date di santa ragione Razgatlioglu, Rea e Redding che a sua volta li aveva raggiunti. Con una staccata da brivido l’ha spuntata il turco infilandosi fra Scott e il cordolo in uno spazio sottile come un foglio di carta; l’inglese ha cercato di resistere ma è stato ”accompagnato” verso l’esterno ed ha dovuto mollare. Del parapiglia ha cercato di approfittare anche Rea, fermato però dalla dura replica, e alla fine è rimasto fuori dal podio.
La morale è che i potenziali vincitori sono diventati quattro come sono quattro le Case in grado di lottare al vertice, ora che sembra essere arrivata anche la BMW.
C’è stato un momento in cui pareva potesse entrare nella partita pure Axel Bassani, invece il pilota del team Motocorsa ha perso un po’ di terreno e ha concluso quinto; resta una prestazione maiuscola per un “indipendente”, il migliore del lotto, quinto e staccato di soli 8” dagli ufficiali. Dietro ne ha altri cinque in rapida successione più gli attardatissimi Xavi Vierge, 15º, e Peter Hickman, 22º. Andrea Locatelli e Michael Ruben Rinaldi sono sesto e settimo, accomunati dal fatto che non è stata una gran giornata. Hanno perso tempo per una incomprensione al primo giro e non sono più riusciti a recuperare. Il risultato è discreto ma dalle seconde guide di Yamaha e Ducati ci si può aspettare di più. Seguono Iker Lecuona con la prima delle Honda e Alex Lowes con la seconda Kawasaki, mentre Luca Bernardi ha di che festeggiare per il suo 14º posto che gli vale 2 punti. Manca all’appello dei nostri Roberto Tamburini: è giunto 21º in un weekend irto di difficoltà ma può comunque consolarsi perché ha fatto meglio di Hickman, re del Tourist Trophy.
Questi i primi sei di Gara 1
1. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati)
2. Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) +2.109
3. Scott Redding (BMW Motorrad WorldSBK Team) +2.603
4. Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) +2.718
5. Axel Bassani (Motocorsa Racing) +7.951
6. Andrea Locatelli (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) +9.105
Giro veloce: Toprak Razgatlioglu, Yamaha – 1’31.946 – Nuovo giro record
Erano partiti in testa i “soliti” Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea mentre lui, scattato dalla seconda fila, si era installato in terza posizione. Quando è arrivata una leggerissima sbruffata di pioggia i due piloti al comando hanno ridotto il ritmo e lui no. Li ha raggiunti e superati, continuando a guadagnare anche quando la pista si è asciugata, ed ha tagliato il traguardo indisturbato con un margine di 2”. Il tutto senza prendere rischi e nonostante la mano destra ancora dolorante dopo la caduta di due settimane fa, raffreddata con il ghiaccio subito dopo l’arrivo.
Dietro di lui se le sono date di santa ragione Razgatlioglu, Rea e Redding che a sua volta li aveva raggiunti. Con una staccata da brivido l’ha spuntata il turco infilandosi fra Scott e il cordolo in uno spazio sottile come un foglio di carta; l’inglese ha cercato di resistere ma è stato ”accompagnato” verso l’esterno ed ha dovuto mollare. Del parapiglia ha cercato di approfittare anche Rea, fermato però dalla dura replica, e alla fine è rimasto fuori dal podio.
La morale è che i potenziali vincitori sono diventati quattro come sono quattro le Case in grado di lottare al vertice, ora che sembra essere arrivata anche la BMW.
C’è stato un momento in cui pareva potesse entrare nella partita pure Axel Bassani, invece il pilota del team Motocorsa ha perso un po’ di terreno e ha concluso quinto; resta una prestazione maiuscola per un “indipendente”, il migliore del lotto, quinto e staccato di soli 8” dagli ufficiali. Dietro ne ha altri cinque in rapida successione più gli attardatissimi Xavi Vierge, 15º, e Peter Hickman, 22º. Andrea Locatelli e Michael Ruben Rinaldi sono sesto e settimo, accomunati dal fatto che non è stata una gran giornata. Hanno perso tempo per una incomprensione al primo giro e non sono più riusciti a recuperare. Il risultato è discreto ma dalle seconde guide di Yamaha e Ducati ci si può aspettare di più. Seguono Iker Lecuona con la prima delle Honda e Alex Lowes con la seconda Kawasaki, mentre Luca Bernardi ha di che festeggiare per il suo 14º posto che gli vale 2 punti. Manca all’appello dei nostri Roberto Tamburini: è giunto 21º in un weekend irto di difficoltà ma può comunque consolarsi perché ha fatto meglio di Hickman, re del Tourist Trophy.
Questi i primi sei di Gara 1
1. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati)
2. Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) +2.109
3. Scott Redding (BMW Motorrad WorldSBK Team) +2.603
4. Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) +2.718
5. Axel Bassani (Motocorsa Racing) +7.951
6. Andrea Locatelli (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) +9.105
Giro veloce: Toprak Razgatlioglu, Yamaha – 1’31.946 – Nuovo giro record
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