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SBK, intervista a Marco Melandri: “Correrei gratis, i tifosi MotoGP mi hanno deluso”

Abbiamo incontrato Marco Melandri a EICMA, "Macio" sembra avere le idee piuttosto chiare sul suo presente e sul suo possibile futuro e ha detto: "Correrei gratis se avessi un pacchetto tecnico valido e un buon team". Altrettanto chiaro invece sul finale arroventato della MotoGP, secondo lui la vera delusione sono state le reazioni dei tifosi
In MotoGP lo scorso luglio, alla vigilia del Gran Premio del Sachsenring, Marco Melandri e Aprilia annunciavano la fine della loro collaborazione, da allora Il ravennate è rimasto "fermo" e attende una buona proposta che finora però non è arrivata. "Macio" nel frattempo si gode la sua famiglia, si diverte con il motocross e pilota aerei, e, forse, potremmo vederlo presto su quattro ruote, per una nuova avventura. Lo abbiamo incontrato durante EICMA, allo stand di Nolan, ecco cosa ci ha raccontato.

Come hai passato la seconda parte di stagione?
Mi sono divertito. Ho fatto tutto quello che mi piaceva fare, ho fatto un sacco di sport. E ho fatto tanto cross, finora non avevo mai avuto tanto tempo per farlo e ho fatto anche qualche gara per divertimento. Sono andato in bici, ho volato e ho studiato per prendere il brevetto di volo. Sono stato in famiglia, tutto senza stress.

Un futuro nel motocross?
No, un futuro no, però, fin da quando ero bambino, mi piaceva fare cross. Ho fatto qualche gara, è molto faticoso e ti tiene allenato.

La passione dell'aereo invece quando è nata?
Mi ha preso qualche anno fa, senza preavviso. Non ero mai stato un appassionato di quel mondo, ho provato e mi è piaciuto. Amo avere la situazione in pugno, vedi la Terra da un punto di vista diverso, ti rendi conto delle proporzioni, di quanto realmente vale l'essere umano sulla Terra, di quanto è piccola ogni singola persona, di quanto è tutto ordinato, di quanto tutto vada avanti sempre e comunque. Mi piace tutto, anche l'idea di fare tanti chilometri in poco tempo.

A breve sarai di nuovo in sella a una SBK con MV Agusta, come mai l'altro giorno su Twitter ci hai scherzato dicendo che il test non si poteva fare?
Perché mi dicono che sono sempre troppo serio, allora ho detto “facciamo un po' una str*****a”. Giusto per creare ancora un po' di casino, che ce n'è sempre troppo poco. Però è giusto un test, senza impegno, da una parte per tornare in moto dopo diversi mesi di stop, dall'altra per capire se posso essere d'aiuto a loro per sviluppare la moto. Faccio le cose in base a quello che mi sento di fare.

Riguardo al ritorno alle gare: hai più amarezza o voglia di riscatto?
Credo di sapere quello che posso valere e posso fare. Amarezza no, prima o poi sarebbe dovuto arrivare il momento in cui  capire cosa fare “da grande”. Sono solo deluso che sia arrivato in un momento in cui mi sento molto bene e che non sia arrivato per scelte mie. Questo è quello che mi dà più fastidio. Purtroppo negli ultimi anni la mia "strada" è stata condizionata non da mie scelte, ma da una serie di eventi. Non ho potuto decidere tante cose che volevo e questo mi ha portato a fare determinate "figure". Ora ho preferito fermarmi, ero stanco di far male la cosa che per me è una delle più belle del mondo (guidare una moto da gara ndr).

È possibile un tuo futuro ritorno in SBK?
Non so. Da una parte credo di avere ancora tanta grinta da dare in moto, dall'altra l'unica cosa che cerco è una situazione in cui mi possa trovare bene e divertire. Una squadra che creda in me al 100%, mi dia il totale supporto e che provi a fare il massimo possibile. Sarei disposto a partire con una moto difficile, dal basso, per crescere. Non ho accettato altri compromessi dove dovevo per forza di cose essere in secondo piano. Per il 2016 sto alla porta e vediamo. Deciderò piano piano. Voglia di fare ne ho tanta. Stare fermo forse mi ha fatto capire ancora di più cosa mi piace o cosa no. Mi manca guidare una bella moto andando forte, non mi manca il 95% dell'ambiente, questo è sicuro.

Quali progetti hai allora?
Non lo so. Per adesso ho la fortuna di potermi permettere di andare avanti giorno per giorno, voglio cercare di costruire qualcosa di solido per la mia famiglia, per mia figlia, cercare di dare il massimo perché lei stia bene.

Quanto è bello fare il papà?
Tanto, soprattutto in un anno così difficile sportivamente parlando. È stata la mia vera ancora di salvezza. Mi faceva dimenticare tutte le delusioni. Come entro in casa e la vedo sorridere o correre, per me esiste solo lei. Mi ha insegnato più lei di tanta altra gente che crede di poter insegnare qualcosa. 

Se ti proponessero di fare il commentatore TV, cosa diresti?
No, no. Per un ex pilota è impossibile mettere da parte antipatie e simpatie. Non è giusto che la gente che guarda la gara sia comunque deviata da quello che tu pensi di un altro pilota. Lo farei per uno sport diverso, non so motocross, piuttosto che in altre specialità, ma non nella mia. Non sarei imparziale.

Ti interesserebbero altre avventure come la 8 Ore di Suzuka?
Magari sarebbe un'esperienza che farei, però secondo me è troppo pericolosa. Oltre alla pista, ci sono tantissimi equipaggi amatoriali. Piuttosto farei gare di durata o esperienze del genere in macchina. Sulle quattro ruote ho fatto qualche gara in pista,  e adesso, se andasse in porto un progetto, a dicembre dovrei partecipare alla 12 ore in Malesia, insieme a Vitantonio Liuzzi, ex pilota di Formula 1, con una McLaren 650. Però stiamo aspettando che il finanziatore mandi tutto in porto.

Cosa ne pensi del riavvicinamento di Stoner e Ducati?
Secondo me lui ha una gran voglia di andare in moto. Non è sicuramente rimasto contento dal fatto che Honda gli abbia vietato di prendere parte a due Gran Premi. Io penso però che, o torni a correre, o non puoi fare solo una gara ogni tanto, rischi di farti male, come poi è stato nella 8 Ore. La testa pensa di avere ancora le reazioni di quando correvi, mentre i riflessi, il fisico e gli automatismi non sono più quelli.

Hai anche detto che correresti gratis, è vero?
Se c'è un pacchetto vincente, fatto bene, io sarei disposto a mettermi in ballo. Punterei solo sui premi gara, perché credo di poter dare tanto. Non ho paura di dire: “Ok, pagatemi solo in base al risultato”.

Dammi un tuo parere sul finale della MotoGP
Secondo me, chi veramente ha perso, è stato il pubblico. Quando leggi su alcune pagine dei piloti, sui social network, insulti e brutte parole, brutti auguri, quella per me è una sconfitta di chi scrive. Uno sport come il motociclismo non merita un pubblico e un tifo del genere. Poi queste persone, appena succede una disgrazia, sono le prime a far finta di piangere, a dire: “Mi dispiace, era un grande”. Per me è stata la cosa più brutta e più triste in assoluto, il resto non mi interessa. Ognuno giudica a modo suo. 
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