SBK 2017, Melandri: “Non basta la velocità per vincere il titolo”
SBK news – Marco Melandri è tornato in Superbike da pilota ufficiale Ducati e ha dimostrato fin dal primo round in Australia di essere competitivo sulla Panigale R. Il ravennate è sicuro che i risultati arriveranno, e ha ricordato quella volta che aveva rifiutato un contratto Ducati in MotoGP, quando la moto "non pensavo fosse adatta a me"
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SuperBike
Motivazioni giuste
La nuova stagione della Superbike è iniziata in Australia dove Marco Melandri ha avuto due grandi prestazioni lottando costantemente per la vittoria, nonostante mancasse da due anni nel campionato e in gara. Il ravennate sembra aver trovato la giusta moto nella Ducati Panigale R e a Speedweek ha confemato la serenità ritrovata: “Sono soddisfatto e felice perché pronto per la nuova stagione. La moto è giusta per me e io mi sono preparato bene per guidarla, lavoro con un grande gruppo e ho le motivazioni per affrontare la sfida. Se guido come so fare, i risultati arriveranno, non sono affatto teso. Quella sensazione arriva solo se quando ci si sforza per ottenere qualcosa che non è raggiungibile. Il mio obiettivo attuale è quello di essere veloce”. Melandri corre da quattro anni in Superbike ed è stato più volte vicino a vincere il mondiale, ma ammette: “Nel 2012 la colpa è stata mia se ho perso. Certo che a tre gare dalla fine quello che ha comunicato il capo BMW non aveva contribuito a mantenere un clima sereno”. Il ravennate è nel mondo delle corse dal 1998 e ha molta esperienza in materia: “Non bisogna essere solo veloci per vincere il titolo. Nel 1999 alcune cose non andarono per il verso giusto, ho avuto la chance di vincere il titolo, ma l’ho perso per un solo punto. Il mio avversario dell’epoca era Emilio Alzamora, che lavora da anni al fianco di Marc Marquez e svolge un bel lavoro anche con i giovani talenti”. Nella sua carriera Melandri ha vissuto varie esperienze e ha sempre cercato qualità nel lavoro: “Mi piace lavorare con un clima disteso, con persone che hanno voglia di lavorare con me. Nel 2009 ho rifiutato un grande stipendio in MotoGP, in Ducati, perché pensavo che la moto non fosse adatta a me. Ho bisogno di stare bene per poter dare il meglio di me”.
La nuova stagione della Superbike è iniziata in Australia dove Marco Melandri ha avuto due grandi prestazioni lottando costantemente per la vittoria, nonostante mancasse da due anni nel campionato e in gara. Il ravennate sembra aver trovato la giusta moto nella Ducati Panigale R e a Speedweek ha confemato la serenità ritrovata: “Sono soddisfatto e felice perché pronto per la nuova stagione. La moto è giusta per me e io mi sono preparato bene per guidarla, lavoro con un grande gruppo e ho le motivazioni per affrontare la sfida. Se guido come so fare, i risultati arriveranno, non sono affatto teso. Quella sensazione arriva solo se quando ci si sforza per ottenere qualcosa che non è raggiungibile. Il mio obiettivo attuale è quello di essere veloce”. Melandri corre da quattro anni in Superbike ed è stato più volte vicino a vincere il mondiale, ma ammette: “Nel 2012 la colpa è stata mia se ho perso. Certo che a tre gare dalla fine quello che ha comunicato il capo BMW non aveva contribuito a mantenere un clima sereno”. Il ravennate è nel mondo delle corse dal 1998 e ha molta esperienza in materia: “Non bisogna essere solo veloci per vincere il titolo. Nel 1999 alcune cose non andarono per il verso giusto, ho avuto la chance di vincere il titolo, ma l’ho perso per un solo punto. Il mio avversario dell’epoca era Emilio Alzamora, che lavora da anni al fianco di Marc Marquez e svolge un bel lavoro anche con i giovani talenti”. Nella sua carriera Melandri ha vissuto varie esperienze e ha sempre cercato qualità nel lavoro: “Mi piace lavorare con un clima disteso, con persone che hanno voglia di lavorare con me. Nel 2009 ho rifiutato un grande stipendio in MotoGP, in Ducati, perché pensavo che la moto non fosse adatta a me. Ho bisogno di stare bene per poter dare il meglio di me”.
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