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SBK 2016, Melandri: “Forse sono fuori per una questione di passaporto”

Grande escluso dalla Superbike, Marco Melandri al momento non ha un ingaggio, e ha le idee chiare sul perché: “Ci sono troppi interessi intorno alla mia esclusione”. Il ravennate non segue le corse, ma ha assicurato che tra un paio di mesi ci saranno importanti novità sul suo conto
"Io sono pronto"
La stagione 2016 è iniziata e Marco Melandri, dopo aver chiuso in malo modo l'avventura con Aprilia in MotoGP, non ha trovato nessun'offerta e ha preferito restare a casa. Il ravennate è deluso da questa situazione ed al programma Revolver, su Virgin Radio, dove ha: “Purtroppo una serie di eventi mi ha portato a essere in una condizione difficile e mi sono trovato a casa. Io sono pronto; se dovessi trovare una soluzione interessante, la voglia di correre ce l’ho”. Il suo manager Alberto Vergani ha puntato il dito contro Dorna, organizzatrice della Superbike, colpevole della situazione di “Macio”: “È una storia troppo lunga - ha ribadito Melandri - ci sono già troppe discussioni al riguardo. Sotto ci sono tanti interessi e per un motivo o per un altro sono rimasto fuori. Forse per una questione di passaporto, più che di numeri. Con la MV Agusta non c’erano le condizioni per fare una seconda moto e quando ormai mancavano venti giorni alla prima gara, nulla era chiaro. Non c’era il team, non si sapeva se c’erano i soldi per correre, anche se io ero disposto a mettermi in gioco e a correre anche gratis se l’azienda avesse avuto voglia di supportarmi. Però non c’erano le condizioni e ho preferito decidere di fermarmi”. Il primo round si è svolto l'ultimo week end di febbraio in Australia, a Phillip Island, e Melandri ha ammesso: “Non l'ho seguito. Sono deluso. Non guardo, non leggo, non seguo più nessun pilota, più nulla. Tra un paio di mesi ci saranno novità importanti...”
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