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SBK, i 10 momenti migliori del 2016

SBK news - In attesa dell'inizio della stagione 2017, ecco i dieci momenti migliori dei 13 round disputati nella scorsa stagione, dal primo successo di Nicky Hayden in Superbike, al trionfo da record di Tom Sykes a Donington Park
A poche settimane dal via della stagione 2017, riviamo insieme i 10 momenti più intensi del 2016, un stagione ancora una vota contrassegnata dal dominio Rea-kawasak, ma che ha fato vedere anche tanti altri spunti interessanti.

1. La leadership di Rea – Nove vittorie hanno segnato la stagione del nord-irlandese che aveva iniziato alla grande con una doppietta sul circuito di Phillip Island, in Australia. Jonathan Rea ha difeso il titolo alla grande, salendo sul podio sempre, eccetto in due gare in cui si è ritirato, e in Gara1 sul circuito di Magny Cours quando ha tagliato il traguardo quarto. Rea ha conquistato il secondo titolo consecutivo diventando così uno dei cinque piloti ad esserci riuscito finora.

2. Dominio di Davies e Ducati – Il finale del campionato è stato caratterizzato dalla grande competitività del pilota Ducati Chaz Davies, che ha ottenuto la vittoria in tutte le gare degli ultimi tre round, a Le Mans, Jerez e in Qatar. Il gallese è stato straordinario in sella alla Panigale R, e sarà uno dei sicuri pretendenti al titolo del 2017.

3. Sykes il padrone di Donington Park – L'inglese è il “re” di Donington Park, anche nel 2016 ha vinto entrambe le gare sulla sua pista “di casa” dove ha stabilito un nuovo record, ottenendo otto successi consecutivi su uno stesso tracciato. Dal 2013 a oggi Tom Sykes è stato l'unico a interpretare al meglio quelle curve, come mai nessuno prima di lui.

4. Pole position di Van der Mark – Sulla pista tailandese, a Buriram, Michael van der Mark ha ottenuto la pole position, la sua prima in carriera e la prima anche per un pilota olandese in Superbike, riportando così la Honda sulla prima casella dello schieramento di partenza, l'ultima volta era accaduto a Imola nel 2014.

5. Il successo di Hayden – Dopo ben 13 anni di permanenza in MotoGP, Nicky Hayden aveva deciso di cambiare “aria” e ha fatto bene centrando il successo nella categoria regina delle derivate di serie. Campione del mondo nel 2006, ci si aspettava tanto dal “Kentucky Kid” che su una pista che conosce bene come Sepang, è riuscito a vincere la sua prima gara al suo primo anno, dimostrando che il suo talento non è sparito. L'americano ha concluso la stagione con quattro podi in tutto.

6. Yamaha a podio – Porta il nome di Sylvain Guintoli l'unico podio firmato Yamaha in questo 2016. Infatti è stato proprio il francese a tagliare il traguardo in terza posizione nella prima manche, sul circuito del Qatar. Il campione del mondo 2014 è stato costretto a saltare cinque round in questa stagione, per un infortunio alla caviglia rimediato a Imola, ma è riuscito a lasciare il segno nella storia di Yamaha in Superbike con questo primo podio, su una pista particolarmente favorevole al suo stile di guida.

7. Il podio di De Angelis – Sulla pista del Lausitzring, nuova per tutti, in Gara2 Alex De Angelis è tornato sul podio, sul secondo gradino, con l'Aprilia del team IodaRacing. Il pilota sammarinese era al debutto nel campionato delle derivate di serie, dopo aver concluso il 2015 in MotoGP con un grave incidente a Motegi. Con determinazione e caparbietà De Angelis ha superato ogni ostacolo, è tornato in forma, e questo podio è stata una gran bella rivincita.

8. Giugliano miglior italiano – Dopo un 2015 condizionato dagli infortuni, Davide Giugliano ha partecipato a tutto il campionato 2016 e ha concluso come il miglior pilota italiano, al settimo posto in classifica. Il suo finale è stato "rovinato" da un infortunio alla spalla, che ha compromesso il finale con la casa di Borgo Panigale. Il romano, sulla Panigale R, ha collezionato ben 5 podi, di cui tre secondi posti.

9. Camier vicino al podio – Per la seconda stagione di fila, Leon Camier è stato l'unico portacolori MV Agusta e l'inglese ha nettamente migliorato i risultati del 2015, sfiorando più volte il podio. Basti pensare che per quattro volte ha terminato quarto, concludendo altre tre volte nella top 5 e arrivando a stare con i più veloci.

10. Una “verdona” sempre sul podio – Jonathan Rea e Tom Sykes sono stati i protagonisti della stagione, e questo lo dicono i numeri secondo cui Kawasaki è stata sempre leader. Almeno uno dei due, sul podio, è sempre salito in tutte le 26 gare disputate, permettendo così alla casa di Akashi di vincere anche il titolo costruttori e il titolo dei team, una tripletta davvero importante.
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