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SBK 2015 Kawasaki, Rea: “La doppietta di Assen è speciale”

SBK news – Continua il momento d'oro di Jonathan Rea e della Kawasaki che ha festeggiato una fantastica doppietta sul tracciato di Assen. Il nord-irlandese è riuscito nell'impresa nonostante la pressione, mentre il compagno di squadra Tom Sykes ha dovuto inseguire un'altra volta e non è per nulla soddisfatto
Rea Ok, Sykes KO
Il campionato delle derivate di serie ha chiuso i primi quattro round stagionali, Jonathan Rea è il leader assoluto con 50 punti di vantaggio in classifica generale sul secondo, l'inglese Leon Haslam (Aprilia), un bottino frutto di sei vittorie su otto gare disputate. Il nuovo pilota della Kawasaki, al termine del round di Assen, ha dichiarato: “Sono felicissimo di aver vinto entrambe le gare qui. È andato tutto in modo fantastico e mi godo il momento. C’era molta pressione su di me per questa trasferta poiché tutti parlavano del fatto che questo è sempre stato il mio circuito e, per questo motivo, sono contento di essere riuscito a portare a casa il risultato. Avevamo scelto una mescola differente al posteriore in gara 2 ed è andata bene, è stata una corsa un po’ diversa perché Sykes ha dettato un passo veloce già dall’inizio. Quando Chaz Davies mi ha sopravanzato e ho visto Tom rallentare sapevo che sarebbe potuta finire nel caos, per questo motivo volevo tornare in testa e fare mia la gara. Questa doppietta la dedico ai miei meccanici, che hanno lavorato senza sosta ed alla gente di Kawasaki. Spero che riusciremo a fare qualcosa di simile a Imola, anche se questa giornata è davvero speciale”. Il suo compagno di squadra Tom Sykes, iridato nel 2013, ha invece chiuso in quinta posizione, dopo aver conquistato la pole position il sabato si aspettava decisamente un risultato migliore: “Siamo ovviamente delusi. Ci stiamo avvicinando ai migliori, anche se in gara ho avuto una limitazione che mi è costata molto, la stessa che ci ha dato problemi sin dall’inizio di stagione. Abbiamo mostrato sprazzi di competitività in gara 2, siamo rimasti in testa per dodici giri ma anche lì la mia era una lotta contro la moto. Sono convinto che, quando riusciremo a trovare il giusto set-up, riusciremo a essere competitivi dall’inizio alla fine. Sicuramente soffriamo al posteriore quanto a trazione, in quasi tutte le circostanze. Certo c’è da lavorare anche sul bilanciamento della moto, ma tutto ciò che possiamo fare è continuare su questa strada. Abbiamo delle buone idee a riguardo. Alla fine possiamo fare solo ciò che è nelle nostre possibilità, non c’è nessun altro con più frustrazione di me nel vedere gli altri scappare via. Non c’è nessun modo di sostituire la trazione, non voglio trovare scuse ed è chiaro che gli altri hanno fatto un lavoro migliore rispetto a me. Voglio far parte del gruppo anche io, guardare gli altri dalla quarta o quinta posizione non è bello”.
 
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