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SBK 2014, project director Ducati Enresto Marinelli: “Giugliano è eccezionale”

SBK news – Dopo l'anno nero del 2013, terminato con nessun pilota Ducati nella top ten, il 2014 è iniziato sicuramente meglio, grazie al lavoro invernale che ha fatto la casa di Borgo Panigale. Ernesto Marinelli, project director team Ducati Superbike è soddisfatto di entrambi i piloti Davide Giugliano e Chaz Davies, due persone dal temperamento diverso
Ducati Superbike Team 2014
Il 2013 è stato l'annus orribilis di Ducati nelle corse. Sia in MotoGP che in Superbike le cose sono andate per il verso sbagliato, a novembre, è arrivato Gigi Dall'Igna a riportare l'ordine e a reimpostare lo sviluppo della rossa di Borgo Panigale. Nel campionato delle derivate di serie si è notato un cambiamento fin dalla prima gara a Phillip Island, in Australia, dove sia Davide Giugliano, che aveva già conosciuto in precedenza la Panigale, sia Chaz Davies, al debutto, hanno avuto un buon ritmo di gara. Enresto Marinelli, il direttore del progetto Ducati in Superbike, ha dichiarato: “Entrambi li ho voluto fortemente. Principalmente perché sono giovani, hanno fame di risultati, si sanno concentrare e sono alla stessa altezza. Normalmente avere un team con due piloti veloci, giovani e che vogliono avere successo è molto difficile, perché il tuo compagno di squadra è il primo avversario, ma il nostro compito è cercare di mantenere questa competizione positiva e costruttiva, senza farne una lotta”. Concentrandosi su Davide Giugliano, ha dichiarato: “Ho conosciuto Davide nel 2011 quando ha guidato la Ducati nel team Althea, nella categoria Superstock. Mi è sempre piaciuto,è un ragazzo eccezionale. So che in passato è stato accusato di un comportamento strano e aggressivo, ma io personalmente non l'ho mai visto così. Lui è un ragazzo che vuole avere successo, si arrabbia davvero con se stesso quando le cose non vengono bene, è molto facile sedersi e parlargli. Sei sicuro che dà sempre il 100 per cento e lui è una brava persona. Il suo talento è in crescita costante dal 2011 e quest'anno è davvero forte. Mentalmente è meno impulsivo, la moto sta facendo di più quello che vuole, e il suo stile è meno al limite rispetto a prima. Ho visto la sua gara in Australia e sono rimasto molto contento di come l'ha condotta, è stato intelligente e costante”. L'altra metà del box è occupata da Chaz Davies, un tipico ragazzo inglese: “Con lui il lavoro è diverso. È una persona più calma e non dà mai il 110% fino a quando non è vicino alla gara. È molto contento della moto e si costruisce sempre la sua strada, quando lo si vede dietro è solo perché sta pensando e sta lavorando e talvolta questo è il problema”.
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