Salta al contenuto principale

San Francisco: i taxi a guida autonoma bloccano l'ambulanza e il paziente muore

Fermi sulla carreggiata, due taxi a guida autonoma avrebbero intralciato le operazioni di soccorso dell’ambulanza, con conseguente morte della vittima. General Motors nega e porta a suo favore un filmato girato da uno dei taxi. Intanto, il consiglio comunale della città presenta una mozione per “ridimensionare” l’espansione del servizio

I fatti
In base a quanto riportato dal New York Times, i due taxi a guida autonoma Cruise si trovavano - fermi - nelle due corsie di destra di una strada a quattro corsie e a senso unico di marcia, nel quartiere di SoMa nello stesso momento in cui l’ambulanza caricava il ferito per trasportarlo in ospedale. Cosa che è stata ritardata di alcuni minuti proprio perchè i due taxi non si spostavano, bloccando di fatto il passaggio all’ambulanza. ll paziente, investito da un'auto, è stato dichiarato morto circa 20 minuti dopo l'arrivo allo Zuckerberg San Francisco General Hospital, a 2,4 miglia dall'incidente perché, questa la versione dei vigili del fuoco, i veicoli senza conducente hanno ritardato il trasporto e l'assistenza medica. Di tutt’altro avviso General Motors, che ha immediatamente contestato questa versione per mezzo di un filmato (girato proprio dalle telecamere del taxi) che mostra uno dei veicoli allontanarsi dalla scena prima che la vittima dell’incidente venisse caricata sull’ambulanza. “Non appena la vittima è stata caricata sull’ambulanza - ha dichiarato l’azienda - quest'ultima ha lasciato immediatamente la scena e non è mai stata ostacolata”. Stando a quanto dichiarato dai Vigili del Fuoco, il problema però sarebbe stato un altro, vale a dire non tanto l’attesa dell’ambulanza quanto la difficoltà riscontrata dai paramedici a caricare la barella: “i secondi contano”, ha detto Jeanine Nicholson, capo dei vigili del fuoco, evidenziando che “il problema era che i soccorritori non erano in grado di accedere al paziente”.

I “precedenti”
Sulla dinamica esatta dell’accaduto faranno luce gli investigatori, ma la questione di fondo rimane: “il totale cumulativo” degli incidenti che coinvolgono le auto senza conducente, ha evidenziato Aaron Peskin, presidente del Consiglio dei Supervisori di San Francisco, è allarmante. Negli ultimi 16 mesi San Francisco, città pilota per due progetti di taxi a guida autonoma, cioè Cruise gestito da General Motor e Waymo di Alphabet, è stata infatti teatro di almeno 70 casi analoghi (questo almeno è quanto viene riportato dai Vigili del Fuoco), in cui cioè i mezzi a guida autonoma hanno intralciato più o meno gravemente le operazioni di soccorso. Proprio per questo motivo, il consiglio comunale della città sembrerebbe intenzionato a presentare una mozione per una nuova udienza sull'espansione del servizio offerto dai cosiddetti “robo-taxi”.

Aggiungi un commento