Sahari Rally 2018, un round infernale
La tappa ad anello El Menia-El Menia del Sahari Rally 2018 è stata breve ma veramente diabolica, soprattutto per i piloti alla guida delle bicilindriche. Nonostante la fatica, Alessandro Ruoso si mantiene leader della classifica generale provvisoria
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Off-Road
Ogni giorno più dura
Centoventi chilometri di sabbia morbida quasi impossibile da attraversare, una pista veloce tra canyon rocciosi e di nuovo dune. Anche se breve, la tappa odierna del Sahari Rally 2018 non è stata per niente facile, complice una serie di waypoint mascherati distribuita sulle cime delle dune più alte.
Il round ad anello El Menia-El Menia si è rivelato impegnativo soprattutto per le pesanti bicilindriche. Alessandro Ruoso su Honda Africa Twin Rally è uscito dalla speciale piuttosto velocemente, mentre Alessandro Madonna e la sua Yamaha Ténéré hanno faticato un po' di più. Nonostante a portarsi a casa la vittoria di giornata sia stato Algerian Sied Ali Mahammdi seguito da Alexandre Azinhais e Livio Metelli, Ruoso si mantiene primo nella classifica generale provvisoria con un ampio vantaggio di 17 minuti: «Dopo essere caduto su una grande duna sono stato raggiunto dai piloti che si trovavano dietro di me, ma poi ci siamo separati nuovamente quando, invece di seguire le tracce, ho provato a rimanere sul CAP. A parte qualche caduta sulle dune tutto è andato bene, anche se un paio di volte ho temuto di non uscire dalla sabbia: la mia moto richiede il doppio dello sforzo, ma oggi è stata dura per tutti» racconta il pilota Honda.
Ph. AP PhotoSport
Centoventi chilometri di sabbia morbida quasi impossibile da attraversare, una pista veloce tra canyon rocciosi e di nuovo dune. Anche se breve, la tappa odierna del Sahari Rally 2018 non è stata per niente facile, complice una serie di waypoint mascherati distribuita sulle cime delle dune più alte.
Il round ad anello El Menia-El Menia si è rivelato impegnativo soprattutto per le pesanti bicilindriche. Alessandro Ruoso su Honda Africa Twin Rally è uscito dalla speciale piuttosto velocemente, mentre Alessandro Madonna e la sua Yamaha Ténéré hanno faticato un po' di più. Nonostante a portarsi a casa la vittoria di giornata sia stato Algerian Sied Ali Mahammdi seguito da Alexandre Azinhais e Livio Metelli, Ruoso si mantiene primo nella classifica generale provvisoria con un ampio vantaggio di 17 minuti: «Dopo essere caduto su una grande duna sono stato raggiunto dai piloti che si trovavano dietro di me, ma poi ci siamo separati nuovamente quando, invece di seguire le tracce, ho provato a rimanere sul CAP. A parte qualche caduta sulle dune tutto è andato bene, anche se un paio di volte ho temuto di non uscire dalla sabbia: la mia moto richiede il doppio dello sforzo, ma oggi è stata dura per tutti» racconta il pilota Honda.
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