Royal Enfield 500, il “mono” va in pensione?
La Euro 5 ha fatto e farà molte vittime, tra queste, secondo quanto riportano i siti inglesi, anche il glorioso monocilindrico 500 di Royal Enfield che dovrebbe uscire di produzione non prima però di aver dato vita a una bella “final edition”
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Notizie dalla rete
Addio dopo 88 anni
Il più noto dei motori Royal Enfield è il monocilindrico 500 a quattro tempi che vanta addirittura 88 anni di carriera, la sua produzione infatti iniziò nel lontano 1932, anche se l’attuale propulsore ha ben poco a che vedere (cromature e aspetto a parte) con il suo antenato.
Sembra però che anche per lui sia in arrivo il capolinea. Secondo informazioni provenienti dall’Inghilterra (dove ha sede il quartier generale di Royal Enfield in Europa), il glorioso “pompone” due valvole di 499 cm³ raffreddato ad aria non sarebbe in grado di rientrare nei limiti che verranno imposti dalla normativa Euro 5 (e successiva Euro 5+), e dunque dovrà essere tolto dalla produzione.
Per celebrare il suo successo attraverso gli anni, o forse per commemorare la sua… estinzione, l’azienda avrebbe una serie di edizioni limitate di moto costruite attorno a questo propulsore. A tenere alta la bandiera dei mono indiani rimarrebbe comunque il 400 montato sulla Himalayan, un propulsore decisamente più moderno e dotato di raffreddamento misto aria/olio che dovrebbe aiutare parecchio a rispettar ei nuovi limiti sulle emissioni inquinanti
La più popolare delle Royal Enfield 500 monocilindriche è stata la Bullet, tuttora in listino. Particolare curioso, all’epoca quel nome venne scelto perché riprendeva il motto “made like a gun, goes like a bullet“ che significa “costruita come un cannone, viaggia come un proiettile”, derivato dall’origine della azienda che era una delle principali fabbriche inglesi di armamenti e macchinari.
Il più noto dei motori Royal Enfield è il monocilindrico 500 a quattro tempi che vanta addirittura 88 anni di carriera, la sua produzione infatti iniziò nel lontano 1932, anche se l’attuale propulsore ha ben poco a che vedere (cromature e aspetto a parte) con il suo antenato.
Sembra però che anche per lui sia in arrivo il capolinea. Secondo informazioni provenienti dall’Inghilterra (dove ha sede il quartier generale di Royal Enfield in Europa), il glorioso “pompone” due valvole di 499 cm³ raffreddato ad aria non sarebbe in grado di rientrare nei limiti che verranno imposti dalla normativa Euro 5 (e successiva Euro 5+), e dunque dovrà essere tolto dalla produzione.
Per celebrare il suo successo attraverso gli anni, o forse per commemorare la sua… estinzione, l’azienda avrebbe una serie di edizioni limitate di moto costruite attorno a questo propulsore. A tenere alta la bandiera dei mono indiani rimarrebbe comunque il 400 montato sulla Himalayan, un propulsore decisamente più moderno e dotato di raffreddamento misto aria/olio che dovrebbe aiutare parecchio a rispettar ei nuovi limiti sulle emissioni inquinanti
La più popolare delle Royal Enfield 500 monocilindriche è stata la Bullet, tuttora in listino. Particolare curioso, all’epoca quel nome venne scelto perché riprendeva il motto “made like a gun, goes like a bullet“ che significa “costruita come un cannone, viaggia come un proiettile”, derivato dall’origine della azienda che era una delle principali fabbriche inglesi di armamenti e macchinari.
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