Roma: i veicoli storici possono circolare senza limitazioni
Se di interesse storico e collezionistico le moto circolare all’interno del Comune senza subire alcuna limitazione per ciò che riguarda i blocchi del traffico basati sulla classe Euro. Lo ha stabilito il TAR annullando i provvedimenti di limitazione alla circolazione in vigore a Roma
Storiche sì!
I motoveicoli di interesse storico e collezionistico possono circolare all’interno della Fascia Verde del Comune di Roma. In molti già lo sapevano, meno, a quanto pare, il Comune della capitale che, pur nel legittimo interesse di salvaguardia dell’ambiente, sembrava non averne tenuto conto in fatto di limitazione del traffico. A chiarirle la legittimità della circolazione dei veicoli storici è stata la sentenza emessa dal TAR lo scordo mercoledì 18 ottobre, che riconosce il loro valore storico e contemporaneamente l’inopportunità di compararli ai veicoli più inquinanti, ponendo così la parola fine alla vicenda del ricorso promosso dai Registri Storici. “Sono molto soddisfatto di questa sentenza – ha spiegato il Presidente FMI Giovanni Copioli – che conferma la nostra opinione espressa più volte anche al Comune di Roma, sull’inadeguatezza dei divieti contenuti nelle delibere emanate nell’ultimo anno. Il nostro patrimonio storico certificato (e tutto l’indotto che ruota intorno ad esso) deve poter continuare a vivere perché, ne siamo convinti, non è questo che avvelena l’aria dei comuni. La circolazione delle nostre moto, che non è certo quotidiana, è necessaria per la loro sopravvivenza”.
Il comune dovrà tenerne conto
Chiarendo, speriamo definitivamente, l’intera questione, la sentenza emessa dal TAR obbligherà pertanto il comune della capitale (e con esso tutti i comuni d’Italia, se non nel caso di statuti speciali) a tenere conto, nei prossimi provvedimenti di limitazione del traffico, del valore intrinseco dei mezzi di interesse storico e collezionistico e del fatto che, in ragione del loro numero e delle loro limitate percorrenze chilometriche, non possono costituire un pericolo per la salute dei cittadini.