Rivista l'ordinanza anti Vespa a Genova
Il sindaco di Genova Marco Bucci ritorna sulla decisione di vietare l'ingresso al centro storico della città ai veicoli da Euro2 in giù e soprannominata "Ordinanza Anti Vespa". Il primo cittadino corregge il tiro e esenta i mezzi iscritti al regiatro storico. "Non è una guerra allo scooter Piaggio, ma un primo passo per una Genova del Futuro"
Image
News
Esentate le Vespe "storiche"
Arriverà nel giro di pochissimo tempo l’ordinanza del sindaco di Genova, Marco Bucci, con la quale verrà vietato l’accesso al centro storico della città della Lanterna ai veicoli da Euro 2 in giù, fino a Euro 0. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, l’inquinamento è un problema diffuso dal quale nemmeno il capoluogo ligure è esente; quello che rende paradossale la notizia è il fatto che proprio a Genova circola un numero elevatissimo di Vespa piuttosto datate mentre sono pochi i due tempi di piccola cilindrata di altre marche, così che l’ordinanza – più che legittima – è stata percepita come una guerra allo scooter Piaggio, e i giornali hanno cominciato a parlare di “ordinanza anti-Vespa”. Per giunta proprio dove la Piaggio nacque, nel sobborgo industriale di Sestri Ponente, nel 1884.
Contestualmente il Sindaco ha stanziato mezzo milione di euro suddivisi in bonus da 400 euro per i proprietari di moto vecchie che acquisteranno una bicicletta o uno scooter/moto elettrici, ma l’opinione pubblica non si è accontentata.
Forse lo farà adesso, dopo un chiarimento dello stesso Bucci: "I mezzi storici iscritti nei registri nazionali saranno esentati dall'ordinanza con cui il Comune di Genova vieterà l'ingresso al centro città ai mezzi da Euro 2 in giù – ha dichiarato il Primo Cittadino al Secolo XIX –. L'esenzione riguarderà anche le due ruote, se hanno le caratteristiche per essere registrate negli elenchi storici". Ancora: "Non vogliamo fare buttare via nessuna Vespa, questo tam tam in negativo che si è fatto attorno a uno dei passi avanti che vuole fare Genova per essere una città più moderna al pari delle città europee proprio non va bene, nessuno deve buttar via nulla, noi stiamo facendo invece una cosa importante per la città, mettendo alcune limitazioni ai mezzi inquinanti, per cui stiamo andando verso il futuro delle città moderne".
Arriverà nel giro di pochissimo tempo l’ordinanza del sindaco di Genova, Marco Bucci, con la quale verrà vietato l’accesso al centro storico della città della Lanterna ai veicoli da Euro 2 in giù, fino a Euro 0. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, l’inquinamento è un problema diffuso dal quale nemmeno il capoluogo ligure è esente; quello che rende paradossale la notizia è il fatto che proprio a Genova circola un numero elevatissimo di Vespa piuttosto datate mentre sono pochi i due tempi di piccola cilindrata di altre marche, così che l’ordinanza – più che legittima – è stata percepita come una guerra allo scooter Piaggio, e i giornali hanno cominciato a parlare di “ordinanza anti-Vespa”. Per giunta proprio dove la Piaggio nacque, nel sobborgo industriale di Sestri Ponente, nel 1884.
Contestualmente il Sindaco ha stanziato mezzo milione di euro suddivisi in bonus da 400 euro per i proprietari di moto vecchie che acquisteranno una bicicletta o uno scooter/moto elettrici, ma l’opinione pubblica non si è accontentata.
Forse lo farà adesso, dopo un chiarimento dello stesso Bucci: "I mezzi storici iscritti nei registri nazionali saranno esentati dall'ordinanza con cui il Comune di Genova vieterà l'ingresso al centro città ai mezzi da Euro 2 in giù – ha dichiarato il Primo Cittadino al Secolo XIX –. L'esenzione riguarderà anche le due ruote, se hanno le caratteristiche per essere registrate negli elenchi storici". Ancora: "Non vogliamo fare buttare via nessuna Vespa, questo tam tam in negativo che si è fatto attorno a uno dei passi avanti che vuole fare Genova per essere una città più moderna al pari delle città europee proprio non va bene, nessuno deve buttar via nulla, noi stiamo facendo invece una cosa importante per la città, mettendo alcune limitazioni ai mezzi inquinanti, per cui stiamo andando verso il futuro delle città moderne".
Aggiungi un commento