Riforma Codice della Strada: arrivano gli autovelox di quartiere
La riforma del codice della strada porterà alcune significative novità, tra cui gli autovelox anche lungo le strade locali e l’istituzione di “zone scolastiche”. Si perdono tuttavia alcuni punti importanti, come la sospensione della patente per chi guida con lo smartphone
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Politica e trasporti
Riforma Codice della Strada
Da confermare con il voto della conversione in Legge del “Dl Semplificazioni” che la Camera dei Deputati farà nei prossimi giorni, la “miniriforma” al Codice della Strada porterà presto numerose novità. Le principali riguardano l’arrivo degli autovelox anche nelle strade di quartiere e locali (oggi sono attivi solo lungo le strade a scorrimento), la precedenza concessa ai ciclisti che viaggiano sulle strade urbane ciclabili o vi si immettono, l’istituzione di strade urbane ciclabili ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h e, in linea con la riforma, l’apertura di particolari “zone scolastiche” all’interno delle quali gli automobilisti dovranno stare particolarmente attenti. In tutto questo, gli ausiliari del traffico avranno maggior potere e, quindi, si presuppone, le multe staccate ogni giorno aumenteranno significativamente.
Ma andiamo con ordine: per quanto riguarda gli autovelox, a detta dell'assessore alla Mobilità di Milano, per esempio, arriveranno “in quelle strade urbane dove il rischio è l'investimento del pedone, e cioè dove vi sono strade dritte e larghe che facilitano la velocità, ma si è in presenza di scuole, abitazioni, negozi, servizi per cui vi sono attraversamenti pedonali a rischio per i pedoni". Il senso è quello di una maggior tutela per gli utenti più deboli, ciclisti e pedoni, rafforzata dall’istituzione di "zone scolastiche” all’interno delle quali verrà garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine. Non mancano comunque novità intese anche per aumentare gli incassi dei singoli comuni, come i maggiori poteri di sanzionamento concessi agli ausiliari per quanto riguarda per esempio divieti di sosta e le salatissime multe per chi dovesse violare i nuovi divieti (si parla di una sanzione amministrativa da 164 a 664 euro e in caso di reiterazione nel biennio, sospensione della patente da 15 a 30 giorni).
"Una vera e propria miniriforma del codice della strada - afferma Giordano Biserni presidente ASAPS - che va a tutela degli utenti più deboli come i pedoni e i ciclisti. Una riforma tesa ad avere maggiore sicurezza nelle città, anche se alcuni aspetti ci sembrano inseguire anche logiche di cassa più che di sicurezza. Ci aspettavamo - evidenzia Biserni - almeno la sospensione della patente alla prima violazione per chi utilizza il cellulare alla guida proposta sempre invocata ma di cui si è persa completamente traccia e altre novità in materia di modifiche ad alcune criticità su omicidio stradale e lesioni stradali, sull’uso “tutelato” degli etilometri per un più efficace contrasto all’alcol e misure finalmente serie al dilagante contrasto all’uso di droghe alla guida. Assenti completamente anche i correttivi alla normativa sul trasporto merci, un anello che dimostra sempre più aspetti di debolezza nel contrasto agli abusi dei tempi di guida e riposo col coinvolgimento silenzioso di alcune imprese".
Da confermare con il voto della conversione in Legge del “Dl Semplificazioni” che la Camera dei Deputati farà nei prossimi giorni, la “miniriforma” al Codice della Strada porterà presto numerose novità. Le principali riguardano l’arrivo degli autovelox anche nelle strade di quartiere e locali (oggi sono attivi solo lungo le strade a scorrimento), la precedenza concessa ai ciclisti che viaggiano sulle strade urbane ciclabili o vi si immettono, l’istituzione di strade urbane ciclabili ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h e, in linea con la riforma, l’apertura di particolari “zone scolastiche” all’interno delle quali gli automobilisti dovranno stare particolarmente attenti. In tutto questo, gli ausiliari del traffico avranno maggior potere e, quindi, si presuppone, le multe staccate ogni giorno aumenteranno significativamente.
Ma andiamo con ordine: per quanto riguarda gli autovelox, a detta dell'assessore alla Mobilità di Milano, per esempio, arriveranno “in quelle strade urbane dove il rischio è l'investimento del pedone, e cioè dove vi sono strade dritte e larghe che facilitano la velocità, ma si è in presenza di scuole, abitazioni, negozi, servizi per cui vi sono attraversamenti pedonali a rischio per i pedoni". Il senso è quello di una maggior tutela per gli utenti più deboli, ciclisti e pedoni, rafforzata dall’istituzione di "zone scolastiche” all’interno delle quali verrà garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine. Non mancano comunque novità intese anche per aumentare gli incassi dei singoli comuni, come i maggiori poteri di sanzionamento concessi agli ausiliari per quanto riguarda per esempio divieti di sosta e le salatissime multe per chi dovesse violare i nuovi divieti (si parla di una sanzione amministrativa da 164 a 664 euro e in caso di reiterazione nel biennio, sospensione della patente da 15 a 30 giorni).
"Una vera e propria miniriforma del codice della strada - afferma Giordano Biserni presidente ASAPS - che va a tutela degli utenti più deboli come i pedoni e i ciclisti. Una riforma tesa ad avere maggiore sicurezza nelle città, anche se alcuni aspetti ci sembrano inseguire anche logiche di cassa più che di sicurezza. Ci aspettavamo - evidenzia Biserni - almeno la sospensione della patente alla prima violazione per chi utilizza il cellulare alla guida proposta sempre invocata ma di cui si è persa completamente traccia e altre novità in materia di modifiche ad alcune criticità su omicidio stradale e lesioni stradali, sull’uso “tutelato” degli etilometri per un più efficace contrasto all’alcol e misure finalmente serie al dilagante contrasto all’uso di droghe alla guida. Assenti completamente anche i correttivi alla normativa sul trasporto merci, un anello che dimostra sempre più aspetti di debolezza nel contrasto agli abusi dei tempi di guida e riposo col coinvolgimento silenzioso di alcune imprese".
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