Rievocazione del Motogiro d’Italia, la vittoria a Tomassini
L’evento si è temuto sulla distanza di sei tappe per un totale di 1650 km. Partenza da Pescara il 23 maggio, le frazioni successive si sono concluse a Polignano a Mare, Santa Maria di Leuca, Matera, Campobasso e arrivo a Pescara il 29 maggio.
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Marco Tomassini in sella a una Gilera 175 Super Sport del 1957 è il vincitore della “Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia 2022”. Oggi la graduatoria viene stabilita sulla base della regolarità dei concorrenti e non sulla velocità come avveniva ai tempi della Gran Fondo originale, ma la gara è stata comunque combattuta: Eric Willesme su Guzzi Lodola GT del 1956 era rimasto leader per l’intero percorso ed è stato battuto proprio nel finale.
La 31ª edizione della rievocazione del Motogiro era partita da Pescara il 23 maggio e si è conclusa nella stessa città il 28, ritornata alle tradizionali date di fine maggio dopo che per due anni la pandemia di Covid aveva costretto gli organizzatori del Moto Club Terni “Libero Liberati-Paolo Pileri” a effettuare la manifestazione a inizio autunno.
Alle spalle dei chirurgo folignate Tomassini e di Willesme si è classificato Giacomo Viganò che su una moto Morini GT del 1955 ha pure vinto la quarta tappa; A seguire Paolo Mattioli su Morini Tresette del 1956 e Attilio Eriale su Bianchi Tonale GT del 1957.
Successo del romano Franco Carboni su Vespa Piaggio 150 del 1969 nella categoria Vintage, mentre nella Classic si è classificato primo il tedesco Michael Cassel su Benelli 6, già vincitore delle due edizioni precedenti.
Anche Pierpaolo Bianchi
Nella categoria Motogiro, classe turistica aperta alle moto attuali, ha partecipato anche il tre volte iridato Pierpaolo Bianchi in sella a una Benelli, e non era la prima volta. Si è classificato ottavo. “Alla fine – ha dichiarato – imparo anche ad andare piano, rispettando i tempi imposti, a differenza di quando correvo nella velocità dove lottavo sempre con il cronometro, ma in quel caso limando i centesimi a ribasso”. La classifica di categoria ha visto primeggiare Andrea Angiolini su Honda XL 350 R mentre a vincere la Heritage è stato Luciano Liberati, nipote del campione del mondo.
L’evento si è temuto sulla distanza di sei tappe per un totale di 1650 km. Partenza da Pescara il 23 maggio, le frazioni successive si sono concluse a Polignano a Mare, Santa Maria di Leuca, Matera, Campobasso e arrivo a Pescara il 29 maggio. Nonostante la rinuncia di tutti gli statunitensi a causa della guerra in Ucraina, la manifestazione ha avuto una sessantina di partecipanti.
La 31ª edizione della rievocazione del Motogiro era partita da Pescara il 23 maggio e si è conclusa nella stessa città il 28, ritornata alle tradizionali date di fine maggio dopo che per due anni la pandemia di Covid aveva costretto gli organizzatori del Moto Club Terni “Libero Liberati-Paolo Pileri” a effettuare la manifestazione a inizio autunno.
Alle spalle dei chirurgo folignate Tomassini e di Willesme si è classificato Giacomo Viganò che su una moto Morini GT del 1955 ha pure vinto la quarta tappa; A seguire Paolo Mattioli su Morini Tresette del 1956 e Attilio Eriale su Bianchi Tonale GT del 1957.
Successo del romano Franco Carboni su Vespa Piaggio 150 del 1969 nella categoria Vintage, mentre nella Classic si è classificato primo il tedesco Michael Cassel su Benelli 6, già vincitore delle due edizioni precedenti.
Anche Pierpaolo Bianchi
Nella categoria Motogiro, classe turistica aperta alle moto attuali, ha partecipato anche il tre volte iridato Pierpaolo Bianchi in sella a una Benelli, e non era la prima volta. Si è classificato ottavo. “Alla fine – ha dichiarato – imparo anche ad andare piano, rispettando i tempi imposti, a differenza di quando correvo nella velocità dove lottavo sempre con il cronometro, ma in quel caso limando i centesimi a ribasso”. La classifica di categoria ha visto primeggiare Andrea Angiolini su Honda XL 350 R mentre a vincere la Heritage è stato Luciano Liberati, nipote del campione del mondo.
L’evento si è temuto sulla distanza di sei tappe per un totale di 1650 km. Partenza da Pescara il 23 maggio, le frazioni successive si sono concluse a Polignano a Mare, Santa Maria di Leuca, Matera, Campobasso e arrivo a Pescara il 29 maggio. Nonostante la rinuncia di tutti gli statunitensi a causa della guerra in Ucraina, la manifestazione ha avuto una sessantina di partecipanti.
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