Revisione auto e moto: come chiedere il rimborso
L'aumento di 9,95 euro della prezzo delle revisioni può essere recuperato facendo domanda di rimborso. Il “Buono veicoli sicuri” vale una sola volta e per un solo veicolo e i fondi stanziati sono scarsi, bisogna affrettarsi. Ecco come va fatta la domanda
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Industria e finanza
Lo scorso anno il Ministro delle Infrastrutture ha dato il via libera all'aumento di 9,95 euro della prezzo per le revisioni moto e auto. Dal 1 novembre 2021, (ve ne parlavamo qui) la tariffa è pertanto passata a 79,02 euro nei centri revisioni autorizzati, di cui 54,95 euro rappresentati dal costo della revisione, 12,09 dall’Iva al 22%, 10,20 euro dai diritti Motorizzazione e 1,78 euro per il costo bollettino postale. Insieme all’aumento, è anche arrivato anche il “bonus” valido dal 2021 al 2023, attraverso cui sarà lo Stato a farsi carico del rialzo della tariffa. Vediamo come funziona e quanto vale.
Quanto vale e chi ne ha diritto
Come accennato, il rimborso consentirà al cittadino che lo richiede di vedersi rimborsati i 9,95 euro “aggiunti” con l’adeguamento Istat delle tariffe.
Poiché per finanziare il bonus è stata stanziata la cifra di soli 4 milioni di euro, è chiaro che non tutti potranno ottenere il rimborso. Al contrario, facendo un paio di calcoli, risultano solo 402 mila i possibili beneficiari contro gli oltre 16 milioni di italiani che ogni anno dovranno sottoporre il mezzo (moto o auto che sia) alla revisione. La regola è pertanto la seguente: il bonus se lo aggiudicano i primi che faranno domanda per ottenerlo. Non solo: come specificato, il rimborso potrà essere richiesto “per un solo veicolo a motore e per una sola volta” nel triennio.
Come ottenerlo
Prima si paga, poi si chiede il rimborso, quindi nessuna tariffa scontata o buono da utilizzare in officina. Per presentare la domanda di rimborso, sarà prima di tutto necessario accedere alla piattaforma www.bonusveicolisicuri.it attraverso l’identità digitale Spid, oppure con la Carta d’identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns), poi si compila la richiesta sulla piattaforma e, quindi, si allega la copia dell’attestazione dell’avvenuto pagamento della revisione. Il rimborso avverrà direttamente con bonifico sul conto corrente.
Al momento è possibile chiedere i rimborsi solo per le revisioni effettuate dal 1 novembre al 31 dicembre 2021.
Quanto vale e chi ne ha diritto
Come accennato, il rimborso consentirà al cittadino che lo richiede di vedersi rimborsati i 9,95 euro “aggiunti” con l’adeguamento Istat delle tariffe.
Poiché per finanziare il bonus è stata stanziata la cifra di soli 4 milioni di euro, è chiaro che non tutti potranno ottenere il rimborso. Al contrario, facendo un paio di calcoli, risultano solo 402 mila i possibili beneficiari contro gli oltre 16 milioni di italiani che ogni anno dovranno sottoporre il mezzo (moto o auto che sia) alla revisione. La regola è pertanto la seguente: il bonus se lo aggiudicano i primi che faranno domanda per ottenerlo. Non solo: come specificato, il rimborso potrà essere richiesto “per un solo veicolo a motore e per una sola volta” nel triennio.
Come ottenerlo
Prima si paga, poi si chiede il rimborso, quindi nessuna tariffa scontata o buono da utilizzare in officina. Per presentare la domanda di rimborso, sarà prima di tutto necessario accedere alla piattaforma www.bonusveicolisicuri.it attraverso l’identità digitale Spid, oppure con la Carta d’identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns), poi si compila la richiesta sulla piattaforma e, quindi, si allega la copia dell’attestazione dell’avvenuto pagamento della revisione. Il rimborso avverrà direttamente con bonifico sul conto corrente.
Al momento è possibile chiedere i rimborsi solo per le revisioni effettuate dal 1 novembre al 31 dicembre 2021.
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