Resti SpA veste "con classe" lo street food su ruote
Franco Resti, presidente della storica azienda del Valdarno, ha visto salire la quota di clienti stranieri al 15% negli ultimi tre anni e spiega come affronta un mercato in evoluzione: “Puntare sull’estero e sulla personalizzazione di ogni progetto. Ce la fa solo chi sa unire cura artigianale e struttura industriale”
Image
News
La forza del Made in Italy
Il Made in Italy, nonostante tutto, continua a tirare: alcune aziende esemplari, nate durante il boom economico degli anni Sessanta come piccole realtà locali, sono state capaci, i dati di vendita lo dimostrano, di modificarsi e adattarsi al nuovo mercato, consolidando la propria struttura industriale anche fuori dai confini italiani. Tra queste la Resti SpA, azienda a conduzione familiare di Terranuova Bracciolini (AR) che si è conquistata il primo posto in Italia fra gli allestitori di autonegozi: “Allestiamo ogni anno una sessantina di mezzi, portando su quattro ruote negozi di alimentari, fast food, pescherie, rosticcerie, pasticcerie e gelaterie, senza contare la produzione di veicoli speciali: espositivi, catering, hospitality - spiega il presidente e figlio del fondatore Franco Resti -. Nel nostro percorso di innovazione abbiamo puntato sui progetti di alto livello e sull’estero, dove la qualità italiana è un valore riconosciuto. Negli ultimi tre anni siamo passati dall’avere una clientela solo italiana a una quota del 15% di clienti stranieri”.
La storia dell’azienda riflette in pieno le evoluzioni verificatesi nell’economia italiana negli ultimi decenni: fondata nel 1961 da Ivo Resti, agli inizi degli anni Novanta l’azienda è passata nelle mani dei figli, aiutati oggi anche dalla terza generazione, rappresentata dalle loro figlie: “l’azienda è arrivata a contare cinquanta addetti –prosegue Franco Resti– con importanti risorse dedicate alla ricerca tecnologica e ingegneristica. Ma rimaniamo tutti una grande famiglia che si batte con passione per avere successo su un mercato sempre più competitivo”.
Nata dunque negli anni d’oro dell’economia italiana, l’azienda a conduzione familiare s’è modificata, ampliate e consolidata, aggiudicandosi oggi un quota non indifferente del mercato estero grazie anche all’unicità e alla qualità che i prodotti Made in Italy assicurano ai compratori stranieri: “Nel settore dello street food, che sta diventando importante anche in Italia, un’azienda come la Resti SpA ha molto da dire. Uno dei progetti di cui andiamo più fieri è quello realizzato per il Gelato Festival che si è appena chiuso a Firenze, dopo essere stato in tour in tutta Italia, a Londra e ad Amsterdam. Per questo evento abbiamo realizzato un intero villaggio itinerante al cui interno opera il primo laboratorio mobile di gelateria “a vista”, dentro il quale si potevano ammirare i mastri gelatieri al lavoro”.
Lo stesso è accaduto a Expo 2015, dove le due postazioni street food dedicate ai cibi senza glutine erano firmate Resti e hanno ristorato migliaia di visitatori, celiaci e non.
La storia dell’azienda riflette in pieno le evoluzioni verificatesi nell’economia italiana negli ultimi decenni: fondata nel 1961 da Ivo Resti, agli inizi degli anni Novanta l’azienda è passata nelle mani dei figli, aiutati oggi anche dalla terza generazione, rappresentata dalle loro figlie: “l’azienda è arrivata a contare cinquanta addetti –prosegue Franco Resti– con importanti risorse dedicate alla ricerca tecnologica e ingegneristica. Ma rimaniamo tutti una grande famiglia che si batte con passione per avere successo su un mercato sempre più competitivo”.
Nata dunque negli anni d’oro dell’economia italiana, l’azienda a conduzione familiare s’è modificata, ampliate e consolidata, aggiudicandosi oggi un quota non indifferente del mercato estero grazie anche all’unicità e alla qualità che i prodotti Made in Italy assicurano ai compratori stranieri: “Nel settore dello street food, che sta diventando importante anche in Italia, un’azienda come la Resti SpA ha molto da dire. Uno dei progetti di cui andiamo più fieri è quello realizzato per il Gelato Festival che si è appena chiuso a Firenze, dopo essere stato in tour in tutta Italia, a Londra e ad Amsterdam. Per questo evento abbiamo realizzato un intero villaggio itinerante al cui interno opera il primo laboratorio mobile di gelateria “a vista”, dentro il quale si potevano ammirare i mastri gelatieri al lavoro”.
Lo stesso è accaduto a Expo 2015, dove le due postazioni street food dedicate ai cibi senza glutine erano firmate Resti e hanno ristorato migliaia di visitatori, celiaci e non.
Aggiungi un commento