Registro Storico FMI, si fa tutto via internet
Il Registro Storico FMI punta forte sull’online, già negli anni scorsi erano state rese più agevoli le iscrizioni e dal mese di luglio il Certificato di Rilevanza Storica è diventato esclusivamente digitale, mentre dall’inizio di novembre i servizi per moto già iscritte al Registro Storico sono accessibili esclusivamente via internet
Moto storiche ma procedure moderne: da qualche anno la Federazione Motociclistica Italiana sta lavorando alla modernizzazione del Registro Storico FMI con l’obiettivo di ridurre i tempi e semplificare le procedure. Già negli anni scorsi erano state rese più agevoli quelle di iscrizione, a marzo è stata pubblicata la mappa interattiva dei servizi disponibili in tutta Italia e dal mese di luglio il Certificato di Rilevanza Storica è diventato esclusivamente digitale.
Tutto online
Dall’inizio di questo mese di novembre i servizi per moto già iscritte al Registro Storico saranno accessibili esclusivamente via internet. Accedendo alla propria pagina personale MyFMI sarà possibile richiedere o aggiornare il Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, oppure richiedere il Riesame per la concessione della targa di merito Oro; si potranno inoltre aggiornare i dati del proprio motoveicolo e tramite il “carrello” sarà possibile acquistare più servizi contemporaneamente con un unico pagamento.
Soddisfatto il commento del presidente FMI, Giovanni Copioli: “Il Registro Storico FMI continua a crescere nei numeri e nella qualità delle proposte culturali verso gli appassionati. Nel primo caso, grazie a un continuo miglioramento dei servizi rivolti ai Tesserati e ai possessori di moto ultraventennali, nel secondo attraverso la costante organizzazione di eventi e organizzazione di incontri. La messa online dei servizi per moto già iscritte ha il fine di agevolare i nostri tesserati, a cui vogliamo offrire esperienze sempre più fruibili in maniera semplice e rapida. Credo che ciò dimostri grande attenzione da parte nostra a coloro che entrano nella famiglia FMI”.