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Radar: il brevetto Piaggio rende moto e scooter più facile da rilevare

Catturare le onde emesse dai sistemi di rilevamento radar e “restituirle” all’apparecchio amplificate. Aumentando la massa del veicolo, che diventa così più facile da rilevare, il brevetto messo a punto da Piaggio potrebbe risolvere un problema molto serio per la sicurezza dei motociclisti
Onde amplificate
Benché protagonista di una straordinaria ascesa sia in campo automobilistico che in quello motociclistico, la tecnologia radar per la guida autonoma risulta ad oggi tutt’altro che perfetta. I problemi riscontrati da ingegneri e progettisti non sono di poco conto e, per quanto ci riguarda direttamente, uno su tutti si riferisce alla difficoltà per le auto dotate di radar di “percepire" correttamente le moto che seguono o precedono. Un problema - ne parlavo qui - derivante in particolare sia dal movimento “disordinato” che contraddistingue moto e motorini sulla carreggiata, che (e non è cosa da poco) per via della loro esigua massa metallica. Una possibile soluzione al problema la offre (o perlomeno ci prova) Piaggio, che di recente ha depositato alcuni brevetti riferiti ad un inedito sistema studiato appunto per rendere moto e scooter più visibili ai radar. Vediamo di cosa si tratta. Partendo dall’assunto che più è grande e più è visibile, il brevetto Piaggio punta ad “amplificare” la massa della moto attraverso specifici riflettori istallati direttamente nei fari del veicolo. L’idea, semplificando, è quella di “catturare” il segnale ricevuto dal radar dell’automobile e restituirlo amplificato. Così come spiegato da Piaggio, il sistema coprirebbe un fascio in verticale tra i 15° e 45° e in orizzontale tra i 120° e i 160°, rendendo così la moto o lo scooter equipaggiato con l’amplificatore assai più visibile ai sistemi radar montati sugli altri veicoli.
Allo stato attuale, va comunque ricordato, si tratta solo di un brevetto depositato e ancora in fase di studio: vedremo nei prossimi mesi ne nascerà qualcosa di concreto…
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