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QJMotor SRT 600 per i duri che stanno comodi

Avventura e comfort si uniscono nell'ultima versione della QJMotor SRT 600. L'equipaggiamento è quello di una moto da turismo di alta gamma, non di una semplice adventure bike di fascia media. Ecco le sue caratteristiche

Come è fatta

Avventura sì ma comoda con l’ultima versione della QJMotor SRT 600. L’equipaggiamento è quello di una grande viaggiatrice e non di una adventure bike di fascia media: le manopole sono riscaldate e addirittura sono riscaldate entrambe le selle, ci sono la navigazione con visualizzazione delle frecce, il controllo della pressione pneumatici e la connettività smartphone, il cavalletto centrale, la protezione motore in alluminio e i fari aggiuntivi a LED; non bastasse, per chi i grandi viaggi li vuole fare sul serio sono disponibili come optional pure le valigie in alluminio.
In Cina la versione stradale è in vendita già da marzo 2024 ed ha un prezzo stracciato: 29.999 Yuan, corrispondenti a 3800 euro; dal mese scorso è arrivata anche quella più fuoristradistica, con le ruote a raggi invece che in lega, al prezzo di 33.999 Yuan, circa 4300 €. Ancora non è stato deciso se verranno importate anche in Europa come la Benelli TRK con cui hanno moltissimi punti in comune. 
 

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Tutta nuova

Del modello che l’ha preceduta, con il motore a quattro cilindri e il vistoso becco anteriore, la SRT 600 non ha conservato niente. Né il becco né tantomeno il motore che qui è lo stesso bicilindrico in linea di 554 cm³ delle SRK 550. francamente, molto più adatto a una moto di questo tipo. Il propulsore ha le manovelle a 270° e la distribuzione doppio albero a camme in testa, è raffreddato a liquidò e alimentato ad iniezione. La versione venduta in Cina ha una potenza di 61 CV (45 kW) a 8500 giri/minuto e una coppia di 55 Nm a 5500 giri/minuto ma è già stata sviluppata una versione da 48 cavalli che ne permetterebbe la guida con patente A2, se verrà decisa l’importazione del nostro continente.
Rispetto alle quattro cilindri la linea è molto cambia cambiata e meno massiccia, al posto del serbatoio con la gobba ce n’è uno più tondeggiante ispirato alla Harley Davidson Pan America ed è sparito il becco. La ciclistica è abbastanza tradizionale, telaio in acciaio con la parte posteriore im bullonata curiosamente verniciata di rosso, la sospensione posteriore impiega il classico forcellone a due bracci. Le sospensioni sono Marzocchi sia davanti che dietro.
Non sono stati forniti molti dati tecnici ma sappiamo che la SRT 600 fuoristrada pesa 198 kg a secco, 220 in ordine di marcia con il serbatoio da 20,5 litri pieno; la sella è a 815 mm da terra, un’altezza ragionevole per una moto di questo tipo, e l’interasse 1480 mm. Strada o fuoristrada le misure degli pneumatici sono le stesse, 110/80-19 davanti i 15070 17 dietro, ma nel primo caso sono Maxxis e nel secondo i CST Ambro A3.
La frenata è assicurata da un impianto Brembo, davanti due dischi di 320 mm Ø con pinze a fissaggio radiale a quattro pistoncini e dietro uno di 260 con pinza a doppio pistoncino, controllati dall’ABS. La SRT 600 è equipaggiata con antispin e dotato di un display da 7”.
 

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