Polini EP-3, un esordio “speciale”
Il sistema elettrico del produttore bergamasco ha debuttato alla rassegna veneta conquistando l’ambito Premio Speciale della Giuria del Cosmo Bike Tech Award. Un riconoscimento attribuito per la compattezza e la leggerezza dell'unità, per le qualità tecniche del kit, per la facilità di integrazione sul telaio e per i numerosi dettagli di pregio. La commercializzazione è attesa per aprile 2017
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Green Planet
Un motore da “elaborare”
Debutto vincente per il kit elettrico Polini EP-3. Appena presentato in anteprima mondiale al Cosmo Bike Show di Verona si è aggiudicato subito il prestigioso Premio Speciale della Giuria del Cosmo Bike Tech Award, il riconoscimento per le eccellenze dell’innovazione, della tecnologia e del design del mondo bici. Una vittoria supportata dall’interesse mostrato dai produttori di bici a pedalata assistita già durante i giorni della rassegna veneta. A piacere sono molti elementi, a cominciare dall’approccio “sportivo” adottato per lo sviluppo del nuovo sistema elettrico destinato alle e-bike. L’idea di base che ha mosso i tecnici per lo sviluppo dell’EP-3 è il medesimo adottato per decenni per la realizzazione di componenti capaci di rendere più briosa la guida di motorini e moto, quella di esaltare il divertimento. Fedele alla propria storia, dunque, i responsabili bergamaschi hanno puntato su un sistema compatto e leggero capace di favorire maneggevolezza e dinamica durante la pedalata. In particolare, la ridotta larghezza del motore consente, insieme ad altri accorgimenti, di montare una corona anteriore, o una doppia guarnitura, mantenendo le misure delle biciclette tradizionali pensate per avere sempre una linea corretta della catena su ogni tipo di ciclo e, quindi, avere una trazione più efficiente. Il motore, inoltre, pesa appena 2,85 kg e può essere “elaborato” a seconda del modello di destinazione. La potenza nominale di 250 W, quella di picco di 500 W e la coppia massima al pedale di 70 Nm, sono dunque ottimizzabili con software specifici per regolare spunti e consumi della batteria. A favore del divertimento di pedalata sono pure i tre sensori (di coppia, di velocità e di frequenza di pedalata) previsti per il kit che dovrebbero fornire prontezza di risposta ed efficienza nell’erogazione della potenza, merito pure del processore di gestione che in funzione dello stile di pedalata del ciclista offre un controllo dinamico a qualsiasi velocità si proceda. Altri plus dell’EP-3 dovrebbero essere affidabilità e silenziosità grazie alla possibilità di mantenere lubrificati gli ingranaggi del motore aggiungendo periodicamente dell’olio tramite l’apposito foro sul carter. Ai giurati del Cosmo Bike è piaciuta pure la progettazione pensata per facilitare l’assemblaggio del kit sul telaio, comprese le batterie (disponibili con capacità da 400 o 500 Wh) con design ideato per integrarsi nel tubo obliquo della e-bike e con il supporto degli accumulatori creato per ospitare tutti i cavi dei comandi, compreso quelli di freno posteriore, cambio ed eventuale deragliatore. Apprezzata dai giurati è pure l’attenzione ai particolari, come la possibilità di collegare l’impianto luci al kit per consentirne l’autosufficienza energetica e l’accensione dal display, o la possibilità di installare fino a due porta borraccia sul telaio o il cavalletto direttamente al supporto motore.
Debutto vincente per il kit elettrico Polini EP-3. Appena presentato in anteprima mondiale al Cosmo Bike Show di Verona si è aggiudicato subito il prestigioso Premio Speciale della Giuria del Cosmo Bike Tech Award, il riconoscimento per le eccellenze dell’innovazione, della tecnologia e del design del mondo bici. Una vittoria supportata dall’interesse mostrato dai produttori di bici a pedalata assistita già durante i giorni della rassegna veneta. A piacere sono molti elementi, a cominciare dall’approccio “sportivo” adottato per lo sviluppo del nuovo sistema elettrico destinato alle e-bike. L’idea di base che ha mosso i tecnici per lo sviluppo dell’EP-3 è il medesimo adottato per decenni per la realizzazione di componenti capaci di rendere più briosa la guida di motorini e moto, quella di esaltare il divertimento. Fedele alla propria storia, dunque, i responsabili bergamaschi hanno puntato su un sistema compatto e leggero capace di favorire maneggevolezza e dinamica durante la pedalata. In particolare, la ridotta larghezza del motore consente, insieme ad altri accorgimenti, di montare una corona anteriore, o una doppia guarnitura, mantenendo le misure delle biciclette tradizionali pensate per avere sempre una linea corretta della catena su ogni tipo di ciclo e, quindi, avere una trazione più efficiente. Il motore, inoltre, pesa appena 2,85 kg e può essere “elaborato” a seconda del modello di destinazione. La potenza nominale di 250 W, quella di picco di 500 W e la coppia massima al pedale di 70 Nm, sono dunque ottimizzabili con software specifici per regolare spunti e consumi della batteria. A favore del divertimento di pedalata sono pure i tre sensori (di coppia, di velocità e di frequenza di pedalata) previsti per il kit che dovrebbero fornire prontezza di risposta ed efficienza nell’erogazione della potenza, merito pure del processore di gestione che in funzione dello stile di pedalata del ciclista offre un controllo dinamico a qualsiasi velocità si proceda. Altri plus dell’EP-3 dovrebbero essere affidabilità e silenziosità grazie alla possibilità di mantenere lubrificati gli ingranaggi del motore aggiungendo periodicamente dell’olio tramite l’apposito foro sul carter. Ai giurati del Cosmo Bike è piaciuta pure la progettazione pensata per facilitare l’assemblaggio del kit sul telaio, comprese le batterie (disponibili con capacità da 400 o 500 Wh) con design ideato per integrarsi nel tubo obliquo della e-bike e con il supporto degli accumulatori creato per ospitare tutti i cavi dei comandi, compreso quelli di freno posteriore, cambio ed eventuale deragliatore. Apprezzata dai giurati è pure l’attenzione ai particolari, come la possibilità di collegare l’impianto luci al kit per consentirne l’autosufficienza energetica e l’accensione dal display, o la possibilità di installare fino a due porta borraccia sul telaio o il cavalletto direttamente al supporto motore.
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