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Petherhansel: "Despres è un amico, ma non mi batterà"

Stephane Peterhansel, fresco vincitore della Dakar in auto, parla della sua ultima vittoria e della sua gigantesca carriera, dove tra auto e moto è riuscito a domare la Dakar per ben 11 volte

Campione totale

Prima di vincere per 5 volte la Dakar in auto, Stephane Peterhansel, negli anni 90 è riuscito a fare ancora meglio con le moto, portandosi a casa la gara africana per ben 6 volte (nella foto in alto, il francese in sella alla sua Yamaha nel 1998). Con 11 vittorie, dunque, il francese è il pilota più titolato del rally raid (il secondo, il russo Chagin su camion, è fermo a 7): un palmares a cui si aggiungono ulteriori allori nell’enduro (oro mondiale nel 1997 e nel 2001) e alla Six Days (oro nel 1988). Il passaggio alle auto, obbligato per via dei numerosi acciacchi fisici (e per l’età che avanza), non gli ha fatto certo dimenticare il primo amore. Nel 2011 infatti ha sorpreso tutti partecipando con una Yamaha al Sardegna Rally Race, ufficialmente per allenarsi, ma che gli ha fruttato un 4° posto assoluto nella generale.

"Cyril, la strada è ancora lunga"

Intervistato dal giornale spagnolo Marca, Peterhansel ha avuto parole d’elogio per il connazionale Despres, alla sua quinta vittoria alla Dakar: “Lui è uno dei miei migliori amici nel mondo dei motori. Ha fatto un ottimo lavoro, quest’anno sono ancora più felice per lui perché rispetto al passato, è venuta fuori la sua grande professionalità”. I complimenti, però, non gli vietano di fare una puntualizzazione da vero “cannibale”: “So bene che Cyril è a una sola vittoria dal mio record in moto, potrebbe battermi, non sarebbe un problema. Quel che è certo è che non riuscirà mai a superarmi nel conteggio di vittorie totali”. 

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