Salta al contenuto principale

Perché negli USA si vendono ancora moto a carburatori e inquinanti?

Moto come l'Honda XR 650 e la Kawasaki KLR 650 sono ancora vendute negli Stati Uniti, nonostante siano progetti vecchi di 30 anni con alimentazione a carburatore e molto inquinanti. Vediamo perché e che cosa potrebbe cambiare...

Le vecchie mono hanno i giorni contati

Quando si parla di restrizioni dovute all'inquinamento e di spinta verso la transizione green, gli Stati Uniti trainati dalla California sono il modello che generalmente viene citato più spesso. Eppure, negli States ci sono delle contraddizioni incredibili, come la presenza a listino di modelli che in Europa sono "cancellati" da anni per via delle loro emissioni inquinanti. Stiamo parlando delle grosse monocilindriche a carburatore, come le storiche Honda XR 650 o la Kawasaki KLR 650, moto che da noi sono uscite di produzione da anni proprio per l'impossibilità di adeguarle alle normative antinquinamento sempre più stringenti.

Normattive leggere

Come si spiega la presenza di queste moto in vendita ancora nel 2023? Semplice, a quanto pare a livello di emissioni negli Stati Uniti non è cambiato nulla da anni e le attuali normative sono ferme al livello della nostra Euro1, in vigore dal lontano 1999. In pratica, negli USA  sono consentite dodici volte la quantità di monossido di carbonio e cinque volte la quantità combinata di idrocarburi e ossidi di azoto, rispetto ai limiti europei. Questo spiega perché Honda, Kawasaki e Suzuki sono state in grado di vendere le loro vecchie moto da enduro a carburatore degli anni 80 o moto supersportive da 600 cm3 e 750 cm3 a quattro cilindri mantenedole pressoché invariate negli anni. Rispetto alle norme europee, infatti, il livello di CO2 consentito negli Stati Uniti (12,0 g/km) corrisponde a quello della nostra Euro 1 (13,0 g/km) del 1999 e il valore combinato HC+NOx (0,8 g/km) è compreso tra Euro 2 (1,3 g/km) dal 2003 ed Euro 3 (0,55 g/km) dal 2006. Ovviamente questa zona grigia non potrà durare per sempre, tanto che il California Air Research Board ha già fatto sapere di volersi adeguare, per il 2024, ai valori europei.

 

California apripista

Si tratta di un ritorno alle orgini visto che fu proprio la California la prima, alla fine degli anni 70, a varare una legge per regolamentare le emissioni dei motocicli, stringendo di molto le libertà dei produttori, fissando ormai più di 40 anni fa un limite di emissioni simile alla nostra Euro1 (che invece è dei primi anni 2000). Legge che venne poi ripresa dall'Europa la quale, a differenza degli Stati Uniti, aggiornò più volte portandoci all'attuale standard Euro5. Insomma, se gli USA sono stati fino a oggi l'ultimo "paradiso" dei carburatori, le cose cambieranno anche lì e per le vecchie mono non ci sarà più spazio (almeno in California...). 

Leggi altro su:
Usa
Aggiungi un commento