Pedaggi autostrade: in 15 anni aumentati del 70 per cento
Le società che gestiscono le autostrade hanno in mano delle galline dalle uova d'oro: gli aumenti negli ultimi quindici anni sono stati ben superiori a quelli dell'inflazione, senza che i consumatori abbiano avuto in cambio un miglioramento altrettanto evidente dei servizi
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Politica e trasporti
In 15 anni +70%
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera dal 1999 (anno della privatizzazione della società Autostrade) al 2013 l'aumento dei prezzi per l'inflazione è stato del 37,4%, ma (qualcuno ne dubitava?) le tariffe dei pedaggi autostradali sono aumentate molto di più: per l'esattezza del 65,9%. Se a ciò si aggiunge un aumento medio del 3,9% nello scorso anno, a fronte di un rincaro del costo della vita dello 0,2%, ne deriva, dati alla mano, che in 15 anni i pedaggi sono lievitati del 70%. Il tutto senza che i servizi offerti dalle società siano migliorati in maniera altrettanto consistente. Negli ultimi mesi poi è emersa una questione particolarmente “spinosa” riguardante le concessioni autostradali. Nel decreto Sblocca-Italia dello scorso anno i concessionari hanno messo a segno una grande vittoria: una norma consente la proroga automatica delle concessioni in caso di accorpamento delle tratte. Il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone ha bollato questo beneficio come contrario alla concorrenza, sottolineando come tali concessioni nel nostro paese non sono state ottenute mediante una gara di appalto, ma frutto di semplici acquisizioni e ricordando inoltre come le proroghe si siano prolungate ben oltre a quanto stabilito. L'allora ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, lo scorso febbraio, sosteneva che una legge simile era stata approvata anche dal Governo francese, ma dimenticava di aggiungere che le concessioni, nel caso francese, venivano assegnate tramite gara e inoltre le proroghe mediamente non andavano oltre i 2 anni e 11 mesi. In Italia invece funziona tutto in maniera diversa: l’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha denunciato che la Società Autostrada Tirrenica grazie appunto alle ripetute proroghe, deterrà le tratte di sua competenza fino al 2046, ben oltre quindi i quasi 3 anni francesi.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera dal 1999 (anno della privatizzazione della società Autostrade) al 2013 l'aumento dei prezzi per l'inflazione è stato del 37,4%, ma (qualcuno ne dubitava?) le tariffe dei pedaggi autostradali sono aumentate molto di più: per l'esattezza del 65,9%. Se a ciò si aggiunge un aumento medio del 3,9% nello scorso anno, a fronte di un rincaro del costo della vita dello 0,2%, ne deriva, dati alla mano, che in 15 anni i pedaggi sono lievitati del 70%. Il tutto senza che i servizi offerti dalle società siano migliorati in maniera altrettanto consistente. Negli ultimi mesi poi è emersa una questione particolarmente “spinosa” riguardante le concessioni autostradali. Nel decreto Sblocca-Italia dello scorso anno i concessionari hanno messo a segno una grande vittoria: una norma consente la proroga automatica delle concessioni in caso di accorpamento delle tratte. Il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone ha bollato questo beneficio come contrario alla concorrenza, sottolineando come tali concessioni nel nostro paese non sono state ottenute mediante una gara di appalto, ma frutto di semplici acquisizioni e ricordando inoltre come le proroghe si siano prolungate ben oltre a quanto stabilito. L'allora ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, lo scorso febbraio, sosteneva che una legge simile era stata approvata anche dal Governo francese, ma dimenticava di aggiungere che le concessioni, nel caso francese, venivano assegnate tramite gara e inoltre le proroghe mediamente non andavano oltre i 2 anni e 11 mesi. In Italia invece funziona tutto in maniera diversa: l’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha denunciato che la Società Autostrada Tirrenica grazie appunto alle ripetute proroghe, deterrà le tratte di sua competenza fino al 2046, ben oltre quindi i quasi 3 anni francesi.
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