Pedaggi autostradali: arrivano i rincari, ma gli sconti per le moto sono confermati
Gli aumenti scattati a inizio anno riguardano solo le tratte autostradali di competenza di Aspi, cioè meno del 50% della rete nazionale
Aumenti al casello
Rinviato di un anno il rincaro delle multe dovuto all’inflazione, arriva invece puntuale quello dei pedaggi autostradali. Un aumento che, fortunatamente, riguarderà poco meno del 50% della rete nazionale e che sarà dell’1,8%, valore che corrisponde al tasso di inflazione programmato per il 2025, come stabilito dall’articolo 14, comma 2, della Legge n. 193 del 16 dicembre 2024. Tra le tratte autostradali di competenza di Aspi ci sono l’A1 Milano-Napoli, l’A14 Bologna-Taranto e l’A7 Milano-Genova.
Nessun aumento per le Società Concessionarie
Non ci saranno invece aumenti per le tariffe delle 22 Società Concessionarie Autostradali interessate dall'aggiornamento dei Piani Economico-Finanziari. Questa scelta, frutto di una collaborazione tra il MIT e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, segue le linee guida dettate dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Fa eccezione la Società Concessionaria Salerno–Pompei–Napoli, a cui è stato approvato un aumento tariffario dell’1,677%.
Gli sconti restano
Gli sconti per le moto dotate di sistemi di telepedaggio come il Telepass rimangono invece in vigore. La decisione è stata presa dal Ministero delle Infrastrutture in collaborazione con il Ministero dell’Economia, conformandosi – come riportato nel comunicato stampa – “all’orientamento dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti”. Su richiesta del Ministero, Aspi continuerà ad applicare le agevolazioni per gli utenti; in caso contrario, si sarebbe verificato un aumento delle tariffe del 3%.