Passaggio di proprietà, da gennaio addio al PRA
A breve dovrebbe sparire il dualismo Pra- Motorizzazione: sta per entrare in vigore un decreto che cancella il Pubblico Registro Automobilistico e dà il via a un ente unico che si occuperà della gestione di tutte le pratiche relative ai veicoli. Una semplificazione che dovrebbe portare anche a risparmi per i cittadini
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Politica e trasporti
Addio al Pra?
È in via di pubblicazione un decreto attuativo della riforma della Pubblica Amministrazione che cancellerà definitivamente il PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Oggi chi possiede un’auto o una moto ha due documenti che riportano i dati del mezzo: il certificato di proprietà del PRA, gestito dall’ACI e il libretto di circolazione, gestito invece dalla Motorizzazione Civile. Da questi due enti ne nascerà uno solo: la nuova Agenzia per il Trasporto Stradale, un ente autonomo sotto il profilo giuridico e patrimoniale, vigilato dal ministero delle Infrastrutture, nonché “organo dello Stato deputato all’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese” in materia di circolazione, sicurezza e trasporto stradale di persone e di cose. L'Agenzia si occuperà di tutti i rapporti con i cittadini e quindi anche delle pratiche come il passaggio di proprietà, fermi amministrativi, rilascio patenti, riscossione imposte...
La rivoluzione inizierà il 1° gennaio 2016, quando le funzioni svolte dal PRA saranno trasferite al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e, proprio per questo motivo, l’Archivio nazionale dei veicoli, tenuto presso la Motorizzazione Civile, sarà integrato con una sezione contenente i dati relativi alle vetture. Dopo sei mesi, il 1° luglio 2016, inizierà la seconda parte del cambiamento: sparirà il certificato di proprietà e nascerà un unico documento di circolazione contenente anche i dati inerenti alla proprietà e allo stato giuridico del veicolo. Certificati di proprietà e carte di circolazione rilasciate prima del 1 luglio saranno validi fino a che non ci sarà un cambiamento, come, per esempio, un passaggio di proprietà a seguito del quale sarà rilasciato il nuovo documento.
Accorpando i due documenti e abolendo il PRA, ci dovrebbe essere anche qualche risparmio: di sicuro ci sarà un'unica tariffa (29 euro) per l'emissione dei documenti dei nuovi veicoli, mentre ora si doveva un "obolo" al Pra e uno alla Motorizzazione, non è da escludere anche una riduzione dei costi dei passaggi di proprietà, ma si scoprirà solo in seguito.
È in via di pubblicazione un decreto attuativo della riforma della Pubblica Amministrazione che cancellerà definitivamente il PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Oggi chi possiede un’auto o una moto ha due documenti che riportano i dati del mezzo: il certificato di proprietà del PRA, gestito dall’ACI e il libretto di circolazione, gestito invece dalla Motorizzazione Civile. Da questi due enti ne nascerà uno solo: la nuova Agenzia per il Trasporto Stradale, un ente autonomo sotto il profilo giuridico e patrimoniale, vigilato dal ministero delle Infrastrutture, nonché “organo dello Stato deputato all’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese” in materia di circolazione, sicurezza e trasporto stradale di persone e di cose. L'Agenzia si occuperà di tutti i rapporti con i cittadini e quindi anche delle pratiche come il passaggio di proprietà, fermi amministrativi, rilascio patenti, riscossione imposte...
La rivoluzione inizierà il 1° gennaio 2016, quando le funzioni svolte dal PRA saranno trasferite al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e, proprio per questo motivo, l’Archivio nazionale dei veicoli, tenuto presso la Motorizzazione Civile, sarà integrato con una sezione contenente i dati relativi alle vetture. Dopo sei mesi, il 1° luglio 2016, inizierà la seconda parte del cambiamento: sparirà il certificato di proprietà e nascerà un unico documento di circolazione contenente anche i dati inerenti alla proprietà e allo stato giuridico del veicolo. Certificati di proprietà e carte di circolazione rilasciate prima del 1 luglio saranno validi fino a che non ci sarà un cambiamento, come, per esempio, un passaggio di proprietà a seguito del quale sarà rilasciato il nuovo documento.
Accorpando i due documenti e abolendo il PRA, ci dovrebbe essere anche qualche risparmio: di sicuro ci sarà un'unica tariffa (29 euro) per l'emissione dei documenti dei nuovi veicoli, mentre ora si doveva un "obolo" al Pra e uno alla Motorizzazione, non è da escludere anche una riduzione dei costi dei passaggi di proprietà, ma si scoprirà solo in seguito.
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