Parigi vuole vietare l’ingresso alle moto pre 2000
Prosegue la campagna anti-moto del sindaco di Parigi, Anne Hidalgo: per ridurre l’inquinamento a partire dal 1° luglio 2016 le moto immatricolate prima del 2000 non potranno circolare nella Ville Lumière. E pare che le restrizioni s'inaspriranno nei prossimi anni
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Politica e trasporti
Motociclisti arrabbiati
All’uscita del Comitato delle due ruote motorizzate del municipio di Parigi, organizzato per informare le associazioni della decisione del sindaco, la FFMC (Fédération française des motards en colère, cioè federazione francese di motociclisti arrabbiati) ha denunciato l’assurdità del divieto d’ingresso alle moto nella capitale francese, proposto dalla giunta parigina. L’incontro è avvenuto il 27 gennaio al Municipio di Parigi; pare che, dopo il 1° luglio 2016, le restrizioni potrebbero inasprirsi ulteriormente. Per le associazioni il divieto è una sciocchezza considerato quanto viene fatto nei Paesi confinanti con la Francia e soggetti alla direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria. Dove è acclarato che il trasporto su due ruote a motore contribuisce alla fluidità del traffico urbano grazie alle dimensioni ridotte e alla facilità di parcheggio. Parigi è destinata a diventare la capitale europea più severa con le due ruote? Oltre al danno ci sarebbe anche la beffa. La FFMC si è procurata una relazione della Direzione generale dei servizi comunitari in cui si afferma, nella sezione “Informazione e non-stigmatizzazione dei proprietari di veicoli più vecchi”, che “alcuni studi mostrano come proprio questi veicoli sono quelli che vengono meno utilizzati, e quindi hanno una parte molto minore nel complesso delle emissioni inquinanti dovute ai mezzi motorizzati”. Pare che il municipio parigino si sia arroccato su una questione di principio, cosa che ha fatto arrabbiare ancor di più la FFMC. Che riscontra anche una certa improvvisazione negli “esperti” che hanno messo nello stesso calderone due ruote motorizzate e motori a gasolio.
All’uscita del Comitato delle due ruote motorizzate del municipio di Parigi, organizzato per informare le associazioni della decisione del sindaco, la FFMC (Fédération française des motards en colère, cioè federazione francese di motociclisti arrabbiati) ha denunciato l’assurdità del divieto d’ingresso alle moto nella capitale francese, proposto dalla giunta parigina. L’incontro è avvenuto il 27 gennaio al Municipio di Parigi; pare che, dopo il 1° luglio 2016, le restrizioni potrebbero inasprirsi ulteriormente. Per le associazioni il divieto è una sciocchezza considerato quanto viene fatto nei Paesi confinanti con la Francia e soggetti alla direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria. Dove è acclarato che il trasporto su due ruote a motore contribuisce alla fluidità del traffico urbano grazie alle dimensioni ridotte e alla facilità di parcheggio. Parigi è destinata a diventare la capitale europea più severa con le due ruote? Oltre al danno ci sarebbe anche la beffa. La FFMC si è procurata una relazione della Direzione generale dei servizi comunitari in cui si afferma, nella sezione “Informazione e non-stigmatizzazione dei proprietari di veicoli più vecchi”, che “alcuni studi mostrano come proprio questi veicoli sono quelli che vengono meno utilizzati, e quindi hanno una parte molto minore nel complesso delle emissioni inquinanti dovute ai mezzi motorizzati”. Pare che il municipio parigino si sia arroccato su una questione di principio, cosa che ha fatto arrabbiare ancor di più la FFMC. Che riscontra anche una certa improvvisazione negli “esperti” che hanno messo nello stesso calderone due ruote motorizzate e motori a gasolio.
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Per chi ha una moto a carburatore è già sufficiente cambiare i getti del carburatore per ridurre significativamente l'inquinamento sena perdere gran che di prestazioni, e stiamo parlando di un lavoro di massimo 70 €.
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