Parigi, il referendum sui monopattini è un plebiscito: 9 cittadini su 10 non li vogliono più
Indetto dall’amministrazione cittadina, il referendum che chiedeva per la messa al bando dei monopattinini in sharing s’è concluso con un vero e proprio plebiscito: 9 parigini su 10 hanno votato sì, cioè per l’addio definitivo ai mezzi in condivisione. Ora si tratta di capire se il provvedimento verrà preso per davvero
Adieu les trottinettes!
Alla fine, i parigini hanno deciso: addio ai monopattini in sharing per la Capitale. Indetto dal sindaco Anne Hidalgo, il referendum (ve ne parlavamo qui) chiedeva ai cittadini di esprimere il proprio parere per ciò che riguarda la messa al bando dei monopattini in sharing, considerati responsabili di troppi incidenti nonchè del caos dovuto alla scarsa disciplina degli utenti.
I risultati lasciano poco spazio alle interpretazioni: 9 su 10 hanno votato sì, quindi per bando dei monopattini. Più nel dettaglio, l’amministrazione comunale ha annunciato che l’89% degli elettori era favorevole al divieto di noleggio dei monopattini, mentre l’11% ha votato per mantenerli disponibili. Ma solo il 7% dei circa 1,3 milioni di elettori aventi diritto ha partecipato al referendum.
Ora si tratta di capire come procederà l’amministrazione cittadina: si lavorerà per la rimozione di tutti gli stalli, o si cercherà, nonostante il voto popolare, una più morbida mediazione? In riferimento a quest’ultima possibilità, bisognerebbe infatti ricordare, oltre alla perdita di lavoro per quasi 800 assunti tra Dott, Lime e Tier, cioè i principali operatori attivi a Parigi, anche le dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa dal ministro dei Trasporti Clément Beaune, che ha presentato un piano nazionale che ambisce a una “pacificazione dello spazio pubblico” con regole più rigide. “Se ben organizzati e ben regolati - aveva dichiarato Beaune - i monopattini elettrici possono essere una chance”. Se a questo aggiungiamo che il referendum non ha un valore applicativo, appare chiaro che il bando totale dei monopattini rimane, per ora, solo una possibilità. Vedremo cosa si deciderà di fare: rinnovare le licenze in scadenza ad agosto 8e quindi dire addito ai monopattini per settembre9, oppure tentare una mediazione. Ovviamente, vi terremo aggiornati.
Le ragioni del referendum
Il referendum, lo ricordiamo, era stato indetto dalla Hidalgo a causa della "difficile" coabitazione tra pedoni, ciclisti, monopattini, taxi, furgoncini e bus”, indicata dal sindaco come ”il primo motivo di preoccupazione" degli abitanti di Parigi. Nel mirino dell’amministrazione sono pertanto finite le compagnie che forniscono i monopattini in sharing, da molti cittadini ritenute - seppur indirettamente - responsabili dello stato di caos in cui versano alcune delle principali vie della città.