Paraschiena: la Legge di Stabilità boccia l'emendamento per la detrazione
Per incentivare l’utilizzo di paraschiena e abbigliamento air-bag, l’ANCMA proponeva, con la Legge di Stabilità 2017, una detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di questi dispositivi di sicurezza. Purtroppo però, l’emendamento è stato bocciato
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Nessuna detrazione
Tra i tanti emendamenti bocciati nella Manovra di Bilancio, c'è anche quello proposto dall’ANCMA che, schierandosi dalla parte dei motociclisti e della loro sicurezza, chiedeva un finanziamento da 2,5 milioni di euro a favore di paraschiena e abbigliamento air-bag. La proposta, nel dettaglio, mirava ad una detrazione fiscale del 50% del costo d’acquisto di “accessori” unanimemente considerati indispensabili per la protezione di motociclisti e scooteristi. Non a caso, in occasione della presentazione dell’iniziativa, avvenuta lo scorso ottobre alla presenza del vice ministro dell'Economia e delle Finanze, onorevole Luigi Casero e del vice presidente della Commissione Trasporti della Camera e presidente del gruppo interparlamentare Amici delle Due Ruote, onorevole Vincenzo Garofalo, erano stati illustrati i dati relativi al primo studio al mondo condotto sull’efficacia del paraschiena in caso di incidente. Riassumendo: nei tremila incidenti presi in analisi dallo studio, la gravità del trauma rischiato da chi non lo indossa è risultata essere tre volte superiore, con un 63% dei traumi gravi alla colonna riconducibili proprio alla mancanza del paraschiena. Al tempo, le parole di Garofalo “il nostro interesse è salvaguardare vite umane e da lesioni permanenti che minano l'esistenza delle persone: utilizzare la leva fiscale è un modo intelligente” facevano ben sperare in un esito positivo, senza contare i circa 21 milioni di euro stimati nel risparmio delle cure mediche. Purtroppo però, questa proposta resta nel cassetto, ma ANCMA fa sapere con un comunicato che questa è solo una battaglia rimandata.
Tra i tanti emendamenti bocciati nella Manovra di Bilancio, c'è anche quello proposto dall’ANCMA che, schierandosi dalla parte dei motociclisti e della loro sicurezza, chiedeva un finanziamento da 2,5 milioni di euro a favore di paraschiena e abbigliamento air-bag. La proposta, nel dettaglio, mirava ad una detrazione fiscale del 50% del costo d’acquisto di “accessori” unanimemente considerati indispensabili per la protezione di motociclisti e scooteristi. Non a caso, in occasione della presentazione dell’iniziativa, avvenuta lo scorso ottobre alla presenza del vice ministro dell'Economia e delle Finanze, onorevole Luigi Casero e del vice presidente della Commissione Trasporti della Camera e presidente del gruppo interparlamentare Amici delle Due Ruote, onorevole Vincenzo Garofalo, erano stati illustrati i dati relativi al primo studio al mondo condotto sull’efficacia del paraschiena in caso di incidente. Riassumendo: nei tremila incidenti presi in analisi dallo studio, la gravità del trauma rischiato da chi non lo indossa è risultata essere tre volte superiore, con un 63% dei traumi gravi alla colonna riconducibili proprio alla mancanza del paraschiena. Al tempo, le parole di Garofalo “il nostro interesse è salvaguardare vite umane e da lesioni permanenti che minano l'esistenza delle persone: utilizzare la leva fiscale è un modo intelligente” facevano ben sperare in un esito positivo, senza contare i circa 21 milioni di euro stimati nel risparmio delle cure mediche. Purtroppo però, questa proposta resta nel cassetto, ma ANCMA fa sapere con un comunicato che questa è solo una battaglia rimandata.
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