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Olanda, velocità ridotta per ridurre le emissioni inquinanti

L’Olanda sta valutando l’ipotesi di abbassare il limite di velocità autostradale a 100 km/h. Una soluzione utile a frenare le emissioni di inquinanti, quattro volte superiori al limite europeo. L’Italia non è messa meglio, anche se per il momento nessuno ha ventilato per noi una simile ipotesi
Inquinamento atmosferico
Chi va più veloce, inquina di più: a parità di veicolo, tecnicamente, consuma più carburante e quindi aumentano anche le emissioni. L’equazione fila ed è quella presa in esame dal governo olandese, intento a valutare l’ipotesi di un abbassamento dei limiti di velocità per fronteggiare il sempre crescente inquinamento dell’aria. Nel dettaglio, l’ipotesi olandese prevede l’abbassamento del limite autostradale a 100 km/h a partire dal 1 gennaio 2020: il limite sarà applicato dalle ore 6 alle 19, mentre nelle ore serali e notturne si continuerà a viaggiare 130 km/h. L’idea ha solide motivazioni, considerando che in Olanda il valore limite per gli NOx emessi dai gas di scarico degli autoveicoli è quattro volte il limite fissato dall’Unione europea. Un livello in verità simile a quello registrato in Pianura Padana, ormai tristemente famosa per essere la “camera a gas” d’Europa. Nel dettaglio, il limite imposto dall’Ue prevede di non superare durante l’anno la media di 40 microgrammi per metro cubo (μg/m³) di aria, e di non superare per più di 18 giorni in un anno il picco massimo di 200 μg/m³ in una singola ora. Cosa che difficilmente avviene tra Venezia e Torino… La causa del problema è tuttavia ben nota e conosciuta: “la principale fonte di emissione degli ossidi di azoto (NOx=NO+NO2) - ci ricorda il nostro Ministero della Salute - è il traffico veicolare; altre fonti sono gli impianti di riscaldamento civili e industriali, le centrali per la produzione di energia e un ampio spettro di processi industriali. Il biossido di azoto è un inquinante ad ampia diffusione che ha effetti negativi sulla salute umana e insieme al monossido di azoto contribuisce ai fenomeni di smog fotochimico (è precursore per la formazione di inquinanti secondari come ozono troposferico e particolato fine secondario) di eutrofizzazione e delle piogge acide”.
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