Olanda, si muore più in bici che in auto per colpa delle e-bike
Sopravvalutando le proprie capacità fisiche, gli over 65, tornati in sella grazie alle bici elettriche, sono sempre più spesso vittime di incidenti. Il sindacato dei ciclisti propone corsi di formazione per l’uso delle ebike, mentre l'autorità per la sicurezza stradale vorrebbe piste ciclabili più ampie, per fronteggiare l’aumento del traffico
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Green Planet
"Nuovi" ciclisti
Con 206 morti contro 201, per la prima volta il numero dei ciclisti vittime della strada in Olanda ha superato quello degli automobilisti. Nei Paesi Bassi le due ruote a pedali, oltre che “simbolo” della nazione, sono anche il principale mezzo di trasporto utilizzato dai cittadini, ma il dato non significa solo che si muore di più in bici anziché in auto perchè i ciclisti continuano a crescere mentre gli automobilisti a diminuire, ma è dovuto anche all’aumento di biciclette elettriche circolanti per strada. Questo almeno secondo i numeri: non sono però le elettriche ad essere più pericolose, bensì gli utenti che le utilizzano, vale a dire gli anziani over 65, il cui numero, grazie alla pedalata assistita, dal 2016 al 2017 è più che raddoppiato. “A volte il problema è che alcune persone anziane non tengono conto che le loro possibilità fisiche sono ridotte”, ha spiegato al The Guardian Peter van der Knaap, direttore della Fondazione olandese per la sicurezza stradale. “Sappiamo - ha aggiunto - che i semplici incidenti, compresi quelli fatali, possono essere spesso attribuiti a cattive condizioni stradali. Non dovremmo però sottovalutare tutti quegli incidenti che accadono tra gli anziani a bordo di una ebike, che è più pesante di una normale bicicletta”.
Soluzione? Promuovere corsi di formazione per l'uso delle biciclette elettriche. Questa la proposta fatta dal sindacato dei ciclisti Fietsersbond, alla quale si aggiunge quella discussa dall'autorità olandese per la sicurezza stradale che vorrebbe la creazione di piste ciclabili più ampie, capaci cioè di fronteggiare il sempre crescente numero di ciclisti.
Elettriche o no, la strada è comunque quella giusta: “Naturalmente - ha spiegato Jaap Kamminga del Fietsersbond - ogni persona morta è di troppo. Ma se si guarda a quante altre persone hanno iniziato a pedalare, specialmente tra gli anziani, allora l'Olanda può congratularsi con se stessa. Il ciclismo è salutare, dobbiamo continuare a promuoverlo”.
Soluzione? Promuovere corsi di formazione per l'uso delle biciclette elettriche. Questa la proposta fatta dal sindacato dei ciclisti Fietsersbond, alla quale si aggiunge quella discussa dall'autorità olandese per la sicurezza stradale che vorrebbe la creazione di piste ciclabili più ampie, capaci cioè di fronteggiare il sempre crescente numero di ciclisti.
Elettriche o no, la strada è comunque quella giusta: “Naturalmente - ha spiegato Jaap Kamminga del Fietsersbond - ogni persona morta è di troppo. Ma se si guarda a quante altre persone hanno iniziato a pedalare, specialmente tra gli anziani, allora l'Olanda può congratularsi con se stessa. Il ciclismo è salutare, dobbiamo continuare a promuoverlo”.
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