Nuovo Codice della Strada: motociclisti "utenti vulnerabili della strada". Cosa significa?
La modifica all’Articolo 3 del nuovo Codice della Strada ha inserisce i motociclisti nell'elenco degli “utenti vulnerabili della strada”. È una buona notizia, accolta con soddisfazione sia da parte della FMI che di ANCMA. Ecco perché
Utenti vulnerabili
Tra le numerose novità introdotte dal nuovo Codice della Strada, molte - ve ne parlavamo qui - riguardano proprio le due ruote. Oltre al via libera per i 125 in autostrada ed al divieto di trasportare il passeggero se si ha il foglio rosa, ce n’è però una molto importante ma che magari colpisce un po' meno.
I motociclisti sono stati inseriti nella categoria degli utenti vulnerabili della strada, insieme quindi a pedoni e ciclisti. Tradotto: sarà più facile avere accesso a bandi statali e fondi speciali destinati alla sicurezza delle due ruote per realizzare quindi infrastrutture sicure, come ad esempio guard rail specifici.
“Noi motociclisti - ha spiegato il Presidente FMI Giovanni Copioli - denunciamo da anni la nostra vulnerabilità, dovuta alla natura instabile del mezzo e alla carenza di cellula protettiva, e i dati sull’incidentalità la confermano. Per questo - ha aggiunto - siamo molto soddisfatti che Parlamento e Governo stiano trovando una linea comune per questo riconoscimento. Ringrazio l’Intergruppo Parlamentare per la Mobilità Motociclistica, guidato dalla Senatrice Erika Stefani, per essersi attivato e aver sostenuto questa nostra battaglia”.
Paluso di ANCMA
Un traguardo che ha immediatamente portato al plauso anche da parte di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) che, per mezzo del suo presidente Mariano Roman, ha in queste ore diffuso una nota in cui viene specificato come l’obiettivo raggiunto rappresenti “un passaggio significativo e non banale, in grado di avere effetti sul piano culturale, come anche per l’implementazione di progetti di sicurezza stradale e infrastrutture più a misura di moto”.