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Nicky Hayden, il fratello Roger Lee: nessuno desiderava correre in moto come lui

Dopo il messaggio della sorella Kath di qualche giorno fa, il fratello Roger Lee ha dedicato un toccante post al fratello Nicky, ricordando il loro strettissimo rapporto e aggiungendo: "Sei stato campione del mondo per una ragione: non ho mai incontrato nessuno che desiderasse correre in moto come te"
Ciao, Nicky
La notizia dell'improvvisa morte di Nicky Hayden ha sconvolto tutti, davvero toccante la lettera che il fratello Roger Lee ha postato su istagram per dare l'ultimo saluto al fratello maggiore. La riportiamo di seguito:
Nicky, fratello mio, la nostra storia non doveva finire così. Sei stato campione del mondo per una ragione: non ho mai incontrato nessuno che desiderasse correre in moto come te. Ricordo quando stavamo crescendo, condividevamo la stessa camera e tu studiavi gli appunti presi nella gara precedente, e noi avevamo 12 - 13 anni; non dimenticherò mai il lunedì mattina dopo aver vinto il campionato del mondo, mi hai svegliato per andare a correre. Questo è quello che ti rendeva diverso dagli altri e che ha fatto di te una leggenda. Potrei continuare. Ci hai reso tutti migliori, perché quando non eri qui, prendevamo la moto o la bici per diminuire il distacco da te. Mi hai spinto al massimo, ma cosa più importante ricorderò che tipo di fratello eri. Eri una leggenda delle corse e un fratello. C'eri sempre per me, indipendentemente da cosa ti capitasse. Ti piaceva aiutare e sono contento che tu mi abbia visto al meglio in questi ultimi due anni, non solo in moto, ma nella vita.
Potrei sedermi qui ora e chiedermi tutto il giorno 'perchè?', e invece voglio ringraziare per aver avuto un fratello così per 33 anni. Non preoccuparti, terrò sotto controllo le nipoti, non avranno nessun ragazzo fino al college e insegnerò ai nipoti il necessario per essere un campione, se volessero intraprendere quella strada. Questa foto (qui sopra ndr) per me è speicale, perché dopo alcuni momenti sfortunati, quando sembrava che il titolo fosse perso, ti ho incoraggiato e ti ho detto che quello era ancora il tuo anno. Questa è stata la prima cosa che mi hai detto quando ti ho visto sul podio. Dimmelo di nuovo. Anche durante questi momenti difficili ho mantenuto la mia fede, credo che se Dio vorrà prenderti con sé, lo farà nonostante tutto. Correremo ancora insieme, ti voglio bene”.
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