The Nautilus: la Moto Guzzi 850 T5 del Battilastra
La Guzzi T5 si rifa il look grazie all’attento lavoro di Mirko Tovazzi, customizzatore italiano specializzato nella lavorazione dell'alluminio. Il risultato è decisamente spettacolare...
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Fuoriserie
Secondo chance
Nonostante le speranze nutrite dal marketing al tempo della presentazione al pubblico, la Moto Guzzi 850 T5 non ebbe un grande successo. Oltre al look, che era un mix di vari stili, la 850 T5 aveva un handling poco apprezzabile perché la versione originale aveva una ruota anteriore da 16 pollici. Le cose migliorarono decisamente con la versione destinata alle forse dell'ordine, che montava una classica (per Guzzi) ruota anterire da 18". Il customizzatore Mirko Trovazzi (Battilastra) ha scelto proprio una di queste T5 per una delle sue ultime realizzazioni. La base di partenza è una moto ex-Carabinieri del 1990, attorno a cui Mirko ha cominciato a disegnare le nuove forme direttamente con lastre di alluminio, martelli e olio di gomito. Senza utilizzare bozzetti, ha lasciato che le nuove linee della moto prendessero forma liberamente: man mano che i lavori procedevano, la moto appariva a Mirko come un sottomarino, motivo per cui ha deciso di chiamarla Nautilus. Una delle peculiarità della special Guzzi è la carena anteriore che abbraccia il manubrio e si riattacca nella parte alta, lasciando un piccolo squarcio per guardare il tachimetro. Sono realizzati artigianalmente in allumino grezzo anche i pannelli laterali, i parafanghi e il codone posteriore, così come serbatoio, che però è verniciato di nero con dettagli oro. Per quanto riguarda il resto della moto, la Guzzi di Trovazzi guadagna dei semimanubri Tomaselli regolabili e un faro anteriore rubato ad una Vespa.
Nonostante le speranze nutrite dal marketing al tempo della presentazione al pubblico, la Moto Guzzi 850 T5 non ebbe un grande successo. Oltre al look, che era un mix di vari stili, la 850 T5 aveva un handling poco apprezzabile perché la versione originale aveva una ruota anteriore da 16 pollici. Le cose migliorarono decisamente con la versione destinata alle forse dell'ordine, che montava una classica (per Guzzi) ruota anterire da 18". Il customizzatore Mirko Trovazzi (Battilastra) ha scelto proprio una di queste T5 per una delle sue ultime realizzazioni. La base di partenza è una moto ex-Carabinieri del 1990, attorno a cui Mirko ha cominciato a disegnare le nuove forme direttamente con lastre di alluminio, martelli e olio di gomito. Senza utilizzare bozzetti, ha lasciato che le nuove linee della moto prendessero forma liberamente: man mano che i lavori procedevano, la moto appariva a Mirko come un sottomarino, motivo per cui ha deciso di chiamarla Nautilus. Una delle peculiarità della special Guzzi è la carena anteriore che abbraccia il manubrio e si riattacca nella parte alta, lasciando un piccolo squarcio per guardare il tachimetro. Sono realizzati artigianalmente in allumino grezzo anche i pannelli laterali, i parafanghi e il codone posteriore, così come serbatoio, che però è verniciato di nero con dettagli oro. Per quanto riguarda il resto della moto, la Guzzi di Trovazzi guadagna dei semimanubri Tomaselli regolabili e un faro anteriore rubato ad una Vespa.
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