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MXGP 2019 - Herlings torna in sella ma...

Ancora non si conosce la data del rientro alle gare dell'olandese volante, per lui il recupero dall'infortunio al piede rimediato a gennaio durante un allenamento sta diventando più lungo del previsto. Jeffrey è guarito ma serve riprendere confidenza con la moto e rimettersi in condizione. In questi giorni è salito in sella, forse lo vedremo tra un paio di GP
Tra un mese?
Jeffrey Herlings, campione del mondo in carica e compagno di squadra di Tony Cairoli è senza dubbio uno dei fuoriclasse più cristallini che il motocross abbia partorito negli ultimi anni. Dominatore in MX2, lo scorso anno ha vinto il Mondiale MXGP mostrando un talento e una rabbia agonistica senza pari. A frenanrlo quest'anno, come in moltre altre occasioni della sua carriera, è stato un infortunio rimediato prima dell'inizio della stagione che lo ha obbligato a saltare tutti gli appuntamenti in programma fino a oggi. Il piede, plurifratturato a gennaio e operato con successo, sembra essere guarito, tanto che Herlings, dopo tre mesi, è riuscito a risalire nuovamente in sella e compiere un po' di giri con la sua KTM. Poco per pensare a un rientro imminente, tanto che né la casa di Mattighofen, né lo stesso Herlings si sono ancora sbilanciati in merito alla data del suo ritorno alle gare. Quasi certamente non ci sarà il 9 giugno in Russia e molto probabilmente marcherà visita anche la settimana dopo in Lettonia. Un rientro possibile potrebbe essere il 23 giugno in Germania, a Teuschenthal. Un mese per riprendere  confidenza con il tassello ma soprattutto con il suo corpo, evidentemente fuori condizione dopo uno stop così lungo. Spiega Herlings: "È bello essere di nuovo in moto, ma devo prendere le cose lentamente e ascoltare quello che dice il mio corpo. A volte ho ancora un po 'di dolore al piede e ho bisogno di allenarmi e divertirmi con la mia KTM, è fondamentale dopo tre mesi a non fare quasi nulla. Di certo ho bisogno di mettermi in forma. Voglio tornare in pista quando sarò al 100%, ma anche in questo caso so che non potrò tornare e vincere; ci vorranno alcune gare per tornare ad un buon livello e il resto dei ragazzi sta già spingendo forte e ha il ritmo delle corse. Sto lavorando sodo e tornerò il prima possibile." Insomma la strada è ancora lunga e la lotta per il mondiale 2019, a meno di clamorosi rallentamenti dei top rider (Cairoli in testa), è persa. Resta la possibilità di rientrare e provare a trovare la facilità con cui lo scorso "dominava" le gare: un buon modo per mettere fieno in cascina, ricordare agli avversari il valore della tabella numero 84, e prepararsi a un 2020 da protagonisti.  


 
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